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Agguato a Palermo, 2 uomini ammazzati. Una vittima era parente del boss Bontade

Cosa Nostra torna ad uccidere a Palermo. Tra le vittime della sparatoria avvenuta stamane in zona Falsomiele, c’è infatti Vincenzo, genero del boss Giovanni Bontade, fratello di Stefano, ucciso negli anni Ottanta durante la guerra tra corleonesi e palermitani.
A cura di Biagio Chiariello
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Terrore a Palermo, dove questa mattina, due uomini sono stati freddati in una sparatoria avvenuta in strada. L'agguato è avvenuto nel quartiere Falsomiele, alla periferia della città, e sul posto oltre al personale del 118 ci sono gli investigatori della Squadra mobile e della Polizia scientifica per effettuare i rilievi. Presenti anche il procuratore aggiunto Leonardo Aguecie e i pm della Dda Claudio Camilleri e Sergio Demontis. Stando alle prime informazioni, una delle due vittime sarebbe Vincenzo Bontade,  45 anni, genero del boss mafioso Giovanni, fratello di Stefano Bontade, ammazzato negli anni Ottanta a Palermo durante la faida di Cosa Nostra tra corleonesi e palermitani.

La Mafia torna ad uccidere a Palermo

Le due vittime, secondo le prime ricostruzioni erano su una Fiat 500 L, auto di proprietà di un familiare dei due uomini uccisi, quando sono state affiancate dai sicari e raggiunte da numerosi colpi d’arma da fuoco, mentre cercavano di uscire dalla vettura per fuggire. Uno dei due è stato colpito al torace e alla nuca, l’altro al torace e al volto. Una delle due vittime sarebbe, come detto, parente del boss Bontade. Secondo quanto riferisce la polizia, Vincenzo Bontade è incensurato. Si teme comunque che possa essere un omicidio legato ai traffici di droga o ad ambienti mafiosi: una ipotesi che si deduce, tra l'altro, anche dalle modalità del delitto. Non ha dubbi il procuratore aggiunto Leonardo Agueci: “Si tratta certamente di un omicidio di mafia che apre scenari inquietanti". Prima di lui era stato il procuratore Franco Lo Voi a dare una chiara interpretazione del duplice omicidio: "Dobbiamo registrare la permanente vitalita', che del resto avevamo segnalato con forza fino a pochissimo tempo addietro, delle organizzazioni operanti sul territorio. Se qualcuno pensa che la mafia sia stata sconfitta e tutto sia finito, evidentemente non ha capito ancora niente".

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