Aggressione squadrista a Bari: feriti 2 manifestanti del corteo antirazzista e anti-Salvini
Una vera e propria aggressione squadrista, arrivata al termine di una manifestazione antirazzista e dal chiaro titolo ‘Mai con Salvini’. Due manifestanti sono stati aggrediti e feriti dopo il corteo da un gruppo di militanti di Casapound. I fatti sono avvenuti nella tarda serata di ieri nel quartiere Libertà di Bari, poco dopo le 23. Il corteo si era appena concluso quando alcuni manifestanti si sono allontanati e sono passati nelle vicinanze della sede di Casapound. A quel punto sarebbe arrivata l’aggressione. Tra i feriti c’è anche l’assistente parlamentare della eurodeputata Eleonora Forenza, eletta nella lista L’altra Europa con Tsipras, anche lei presente al corteo. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, gli aggressori erano almeno cinque o sei ed erano armati di mazze e cinghie.
Le due vittime sono state ferite al volto e alla testa e sono state ricoverate al Policlinico di Bari e alla Mater Dei. Uno dei più sarebbe in condizioni più serie e avrebbe perso i sensi prima dell’arrivo dei soccorsi. Proprio l’europarlamentare Eleonora Forenza avrebbe assistito in prima persona all’aggressione. Alcuni manifestanti raccontano di aver assistito a un vero e proprio “agguato squadrista”. Casapound replica sostenendo che alcuni militanti sarebbero stati provocati e insultati e di aver quindi reagito. L’altra persona rimasta ferita è Claudio Riccio, candidato con Liberi e Uguali alle ultime elezioni politiche.
La questura ha identificato circa trenta militanti di Casapound e cinque di loro sarebbero stati riconosciuti come gli autori dell’aggressione, avvenuta in via Eritrea. “Credo che sia inaudita un'aggressione di una squadra fascista in pieno centro a Bari, un fatto che riporta questa città e questo Paese ai tempi più bui e credo che sia inammissibile, intollerabile – racconta Forenza –. Eravamo in piazza per manifestare contro il razzismo e il fascismo ed è evidente che ci sarà ancora bisogno di manifestare. Ci stavamo allontanando dalla manifestazione quando procedendo lungo via Crisanzio una ragazza di colore ci ha detto che aveva paura a tornare a casa perché davanti alla sede di Casapound c'erano decine di persone. Era con la sua bambina e abbiamo deciso di restare con lei e, in ogni caso, di proseguire su quella via cercando di evitare di passare davanti alla sede. Abbiamo però incrociato il gruppo e siamo stati aggrediti con tirapugni, catene, spranghe e altri arnesi. Io non sono rimasta ferita ma ho sangue addosso. Con me c'erano Claudio Riccio, il mio assistente parlamentare, Antonio, rimasto ferito, e altri tre ragazzi nostri amici, uno dei quali medico che ha prestato i primi soccorsi”. Forenza annuncia che formalizzerà la denuncia per “questa aggressione fascista: denunceremo quanto accaduto politicamente e per le vie giudiziarie”.