La preside di Firenze Annalisa Savino dopo le critiche alla lettera: “Violenza politica pericolosa
"Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone, è nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti". Sono le parole scritte ieri dalla professoressa Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Firenze, in una circolare inviata a tutti i suoi studenti citando anche Antonio Gramsci. Frasi che hanno lasciato il segno soprattutto alla luce del pestaggio squadrista avvenuto sabato scorso davanti al liceo Michelangiolo e condotto da sei militanti del collettivo Azione Studentesca, direttamente legato a Fratelli D'Italia, primo partito politico italiano guidato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Proprio la premier, a cinque giorni di distanza dalle violenze, non ha ancora trovato il tempo per esprimere una netta condanna agli estremisti di destra coinvolti. Ed è stato probabilmente anche il silenzio di Meloni a suscitare preoccupazione nella professoressa Savino, che in un'intervista rilasciata al corriere ha spiegato: "Come non avere preoccupazioni in questo momento storico globale per il futuro di tutti noi? Il mio voleva essere un messaggio agli studenti affinché non fossero indifferenti a quanto accaduto a Firenze davanti al Liceo Michelangiolo. La peggior cosa è pensare che questi episodi non contino niente e che tutto sempre evolva verso più rosei orizzonti. La violenza politica è un pericolo e va sempre stigmatizzata".
Il Ministro Valditara minaccia provvedimenti contro la preside
E mentre il governo si mostra piuttosto silente nei confronti del pestaggio squadrista di Firenze, la reazione alla circolare della professoressa Savino non si è fatta attendere. Il ministro dell'Istruzione in persona Giuseppe Valditara ha dichiarato che la lettera è stata "del tutto impropria". Intervistato a Mattino 5, il capo del Ministero ha detto: "Mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà". Per Valditara, "in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il fascismo". Come se non bastasse il ministro ha minacciato di sanzionare la dirigente scolastica: "Se l'atteggiamento dovesse persistere, vedremo se sarà necessario prendere misure".