Aggredito con calci e pugni per uno sguardo di troppo, 21enne ricoverato in gravi condizioni a Lecce
![Immagine di repertorio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2015/02/rissa-pestaggio.jpg)
Un ragazzo di 21 anni è stato ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Vito Fazzi, a Lecce, dopo essere stato aggredito e picchiato con calci e pugni da due giovani che si sono poi dati alla fuga.
Secondo quando è stato ricostruito, all'origine della violenza ci sarebbe stato uno sguardo di troppo. "Ce sta guardi?" ("Che stai guardando?" in dialetto, ndr) avrebbe detto al 21enne uno degli aggressori, come raccontato da un testimone.
Il fatto risale alle 23.30 della serata di sabato 8 febbraio, quando il giovane, insieme a un amico, si è seduto sui gradini di un'abitazione privata, vicino a piazza Santa Chiara, nel pieno centro della città, e i due hanno iniziato a chiacchierare.
A quanto si apprende, accanto a loro sarebbe passata una coppia di ragazzi con cui i due amici avrebbero incrociato gli sguardi. Un contatto visivo indesiderato per il quale l'aggressore avrebbe protestato con veemenza. E subito dopo si sarebbe scagliato contro il 21enne.
Il ragazzo è stato raggiunto da un colpo molto forte al viso, ha perso i sensi ed è caduto a terra. Sarebbero stati alcuni testimoni scioccati a lanciare l'allarme e a richiedere l'intervento della polizia. Mentre i due aggressori si sono dati alla fuga.
Il 21enne, un giovane di Lequile, non sarebbe in pericolo di vita ma è stato ricoverato in gravi condizioni con un trauma facciale e cranico. A riferire agli agenti di polizia giunti sul posto la frase pronunciata dall'aggressore poco prima del pestaggio, "Ce sta guardi?", sarebbe stato proprio uno dei testimoni.
Appena le sue condizioni miglioreranno, la vittima verrà ascoltata dalla polizia, così come sarà raccolta la testimonianza dell'amico che era con lui. Sul posto gli agenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza per risalire all'identità degli aggressori.