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Aggredisce un medico del pronto soccorso e lo colpisce con un calcio: donna arrestata nel Pistoiese

Una donna è stata arrestata dopo aver aggredito un medico del pronto soccorso dell’ospedale di Pescia, in provincia di Pistoia. La donna si sarebbe scagliata contro il professionista e lo avrebbe colpito con un calcio. Il personale presente sul posto ha chiamato subito il numero unico di emergenza 112.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Una donna è stata arrestata dopo aver aggredito un medico del pronto soccorso dell'ospedale di Pescia, in provincia di Pistoia. A riportare il grave episodio è il quotidiano toscano La Nazione, i fatti risalirebbero al pomeriggio di domenica 5 gennaio.

Secondo quanto è stato ricostruito, la donna, di origini straniere, avrebbe aggredito il medico apparentemente per futili motivi. I pazienti e i famigliari presenti nella struttura hanno assistito alla scena, impauriti e sconcertati. La donna si sarebbe scagliata contro il professionista e lo avrebbe colpito con un calcio.

Il personale che si trovava sul posto al momento dell'aggressione ha chiamato subito il numero unico di emergenza 112. All’ospedale è immediatamente intervenuta una pattuglia del commissariato di Pescia.

Dopo averla fermata, gli agenti di polizia hanno arrestato la donna, in base alla normativa che prevede l’applicazione del provvedimento non solo in flagranza, ma anche in differita, fino a una distanza di 48 ore dai fatti avvenuti.

Si tratta della prima volta che in Valdinievole, la storica regione della Provincia di Pistoia sud-occidentale, al confine con le province di Lucca e di Firenze, viene applicata la riforma approvata lo scorso ottobre dal consiglio dei ministri per combattere la violenza nei confronti del personale medico e sanitario in Italia.

Fatti simili a quello avvenuto a Pescia sono sempre più frequenti in tutta Italia. Venerdì 3 gennaio a Catania due pediatri sono stati aggrediti e colpiti con pugni, schiaffi e calci da uno sconosciuto che si è subito dato alla fuga.

"È stato massacrato, gli hanno rotto la parte alta del naso e l'hanno preso a calci in faccia mentre era a terra, provocandogli anche un vistoso versamento sotto l'occhio. Alterna sconforto e avvilimento all'esaltazione per le moltissime manifestazioni di affetto", ha raccontato il legale di una delle due vittime.

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