video suggerito
video suggerito

Aggredirono Klaus Davi che intervistava madre del boss di ‘ndrangheta, a processo 2 uomini

Giudizio immediato per i due uomini accusati di lesioni personali, danneggiamento e minacce. Il giornalista: “È la conferma di quanto la magistratura sia in prima linea nel garantire il presidio della legalità in territori difficili come la Calabria.
A cura di Antonio Palma
72 CONDIVISIONI
Immagine

Ci sarà il giudizio immediato per i due uomini accusati di aver aggredito in pieno centro a Vibo Valentia il giornalista Klaus Davi ed un suo collaboratore mentre intervistavano la madre del boss di ‘ndrangheta pentito Andrea Mantella. È questa la decisione del Giudice per le indagini preliminari  gip di Vibo Valentia, che ha accolto la richiesta della locale Procura della Repubblica. I due presunti aggressori, un 42enne e un 62enne, entrambe già note alle forze dell’ordine, si sarebbero frapposti tra il massmediologo e la donna impedendo l'intervista, svolta per conto dell'emittente televisiva privata calabrese "LaC", con pesanti minacce e vera e propria aggressione fisica.

Denunciati subito dopo da Klaus Davi, i due ora devono rispondere dei reati di lesioni personali, danneggiamento e minacce. I fatti risalgono a luglio scorso quando il giornalista stava conducendo un servizio per la trasmissione “Gli Intoccabili” ed è stato bruscamente fermato in piazza delle Erbe a Vibo Valentia davanti al negozio di frutta di famiglia dei due presunti aggressori, considerati dagli investigatori vicini alla cosca Lo Bianco della ‘ndrangheta.

I due, entrambi imparentati col boss pentito, avevano a loro volta presentato una denuncia per diffamazione nei confronti di Davi, in quanto li avrebbe apostrofati come "potenziali delinquenti a piede libero”. Rigettando l'accusa di aggressione i due infatti hanno sostenuto invece  di essere stati molestati dalla presenza delle telecamere che avrebbero ripreso anche dei minori all’interno del negozio  della famiglia.

"La notizia del rinvio a giudizio dei due presunti esponenti della ‘ndrangheta che mi hanno aggredito, conferma quanto la magistratura sia in prima linea nel garantire il presidio della legalità in territori difficili come la Calabria. Quella che invece pare totalmente mancare in questa regione è una massiccia presenza politica. Non tanto per la mancanza di numero di parlamentari, senatori e deputati che sono comunque tanti, ma per il silenzio e la loro apparente incapacità di porre la questione della criminalità organizzata e in particolare della ‘ndrangheta al centro dell’agenda politico-culturale di questo Paese" ha commentato invece Klaus Davi, aggiungendo: "Questo continuo, collaudato e omertoso silenzio, interrotto solo da qualche comunicato di circostanza, induce a pensare il peggio della classe politica, anche se ci sono lodevoli eccezioni soprattutto tra gli amministratori locali e regionali"

72 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views