Agata Scuto, si scava in giardino in cerca del cadavere: ex patrigno indagato per omicidio
Si scava nel giardino di casa in cerca del cadavere di Agata Scuto, la 22enne disabile scomparsa ad Acireale (Catania) otto anni fa. Dopo che le telecamere di ‘Chi l'ha visto' hanno acceso i riflettori sulla misteriosa scomparsa della ventiduenne, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio, inscrivendo nel registro degli indagati l'ex compagno della mamma di Agata, all'epoca dei fatti convivente della donna nella stessa casa in cui viveva Agata.
Secondo le ipotesi investigative, la ragazza, che per i familiari si sarebbe allontanata con un coetaneo, sarebbe stata uccisa tra le mura di casa e sepolta in giardino. Il movente potrebbe avere a che fare con la pensione mensile che in quel periodo Agata percepiva per la sua invalidità e che costituiva l'unico reddito della famiglia. Pensione che in tutti questi anni i parenti hanno continuato regolarmente a incassare. A dare il via alle indagini del programma di Federica Sciarelli, alcune settimane fa, è stata una telefonata anonima: “Agata non è mai uscita da quella casa, cercatela in cantina”.
Dopo che Mariella, madre di Agata, ha aperto le porte della sua casa agli inviati di Chi l'ha visto, facendoli entrare nel piccolo seminterrato, vuoto, dell'abitazione, si è accesa l'attenzione della magistratura sul caso. Agata, 22 anni, è stata vista per l'ultima volta in vita il 4 giugno 2012. Da quel giorno, a parte alcuni ‘avvistamenti' segnalati dal compagno di Mariella, Rosario, nessuno l'ha mai più vista né sentita e anche la denuncia di scomparsa sporta dai parenti è stata ritirata. Agata aveva appena ricevuto gli arretrati della pensione (circa 13mila euro) quando di lei si sono perse le tracce. I familiari della ventiduenne hanno rilasciato diverse interviste a Chi l'ha visto, lanciando accuse non troppo velate proprio a Rosario, del quale secondo la madre della ragazza, Agata poteva essersi innamorata. L'uomo si è sempre difeso appellandosi ai presunti avvistamenti, per poi finire con l'aggredire la troupe del programma.