Affittopoli: da Braida alla Fracci, pubblicata la lista degli affittuari “fortunati”
A Milano è esploso quello che ormai viene definito lo scandalo Affittopoli. Il Pio Albergo Trivulzio, infatti, dopo aver accumulato nel corso degli anni un ricchissimo patrimonio immobiliare grazie ai lasciti ed alle donazioni a favore dei bisognosi, ha pensato fittato appartamenti, locali commerciali, parcheggi addirittura, a prezzi ridicoli a onorevoli, segretari di partito, parenti di politici, uomini vicini alle istituzioni, insomma proprio quelle categorie di persone che sogliamo chiamare "bisognose".
Oggi pomeriggio sono state rese note le liste delle persone che usufruivano di case lussuose a prezzi stracciati: tra questi, direttore generale del Milan, Ariedo Braida e Maria Josè Falcicchia, la dirigente della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Milano, impegnata nell’inchiesta sul caso Ruby. Sono soltanto due dei 1064 inquilini degli immobili del Pio Albergo Trivulzio in un elenco che è stato consegnato alla Commissione demanio del Comune dopo un lungo scontro con il presidente della Baggina (come viene chiamato l'Albero Trivulzio dai milanesi) che alla fine ha dovuto consegnare le liste.
Sono parecchi i nomi famosi, tra cui un D. Cordero di Montezemolo, che occupa un’abitazione in centro per 9000 euro l'anno. Si tratta, probabilmente di Daniele, fratello del presidente della Ferrari. C’è anche la giornalista di Repubblica Cinzia Sasso, compagna di Giuliano Pisapia (candidato sindaco di Milano del Pd), che invece occupa un appartamento di 118,20 metri quadrati in corso di Porta Romana per un canone annuo d’affitto di 6,864 euro più 3,481 di spese.
Nell’elenco compare anche il nipote di Francesco Cossiga, Piero Testoni, parlamentare del Pdl (paga 8.500 euro per 83 metri quadrati), Domenico Lo Jucco, ex uomo Publitalia, collaboratore e amico di Marcello Dell’Utri, tra i fondatori di Forza Italia, che ha vissuto in corso di Porta Romana dal 2002 al 2009 e Carla Fracci che occupa un'abitazione in via della Spiga 5, nel centro del quadrilatero della moda milanese.
Molte personalità note dunque e soprattutto molti politici, che in vista delle prossime elezioni amministrative, non troveranno certo giovamento dagli strascischi che porterà con sé quest' ennesimo scandalo all'italiana.