Affidi illeciti, Procura Modena riapre inchiesta Veleno: c’è un legame coi bimbi di Bibbiano?
La Procura di Modena ha aperto un fascicolo contro ignoti per verificare nuovamente quanto accaduto nella Bassa modenese oltre venti anni fa relativamente a casi di presunti pedofili, già oggetto dell'inchiesta ‘Veleno' e che aveva portato all'allontanamento di diversi bambini dalle loro famiglie. Inutile dire che l’obiettivo è capire se possa esserci qualche collegamento alll'indagine ‘Angeli e Demoni' sui fatti di Bibbiano anche perché dal centro Hansel e Gretel di Torino provenivano le psicologhe che interrogarono anche i bambini di Veleno. A riportarlo sono la ‘Gazzetta di Modena' e l'edizione locale de ‘il Resto del Carlino'. “Siamo in una fase iniziale – dichiara alla Gazzetta di Modena il Procuratore capo Paolo Giovagnoli -. Abbiamo aperto un fascicolo conoscitivo per cercare di ricostruire le vicende di allora. E' un fascicolo ancora ad ampio raggio. Trattandosi di fatti di più di vent'anni fa, può darsi pure che eventuali reati siano prescritti". "C'era un esposto dell'ex senatore Carlo Giovanardi già da tempo – dichiara inoltre il procuratore capo modenese – poi ne sono arrivati altri e noi stiamo cercando di capire cosa sia successo all'epoca dei fatti". Anche Matteo Salvini è intervenuto sull'apertura di un fascicolo contro ignoti da parte della procura di Modena. "Giu' le mani dai bambini!", ha scritto su facebook il ministro dell'Interno.
Assistente sociale rivela report falsi
Intanto una assistente sociale coinvolta nell'indagine ‘Angeli e Demoni’ avrebbe rivelato di avere falsificato le relazioni su alcune situazioni familiari così indirizzare il Tribunale dei Minori ad affidare i bambini, considerati vittime di abusi, a figure terze. Alla luce di tali rivelazioni, potrà tornare a svolgere le proprie mansioni dopo la decisione del giudice investito del caso di revocare la misura della sospensione di sei mesi dal lavoro che le era stata comminata. Revoca verso cui aveva espresso parere negativo il Pm titolare dell'indagine. La donna ha detto di avere falsificato i report a causa delle pressioni subite dai superiori.