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Aereo Frecce Tricolori precipitato a Torino, morta bimba di 5 anni. Aeroporto chiuso fino a stasera

Un gravissimo incidente si è verificato all’aeroporto di Caselle, a Torino: un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato al suolo, e l’esplosione ha coinvolto un’auto di passaggio, cui cui viaggiava una famiglia. Morta una bimba di 5 anni, ferito il fratellino di 12 anni. Oggi l’aeroporto resterà chiuso.
A cura di Annalisa Cangemi
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La foto dell'auto è stata diffusa su Facebook dal bisettimanale di informazione 'Luna Nuova'
La foto dell'auto è stata diffusa su Facebook dal bisettimanale di informazione ‘Luna Nuova'

Un'immensa tragedia. Non si può definire diversamente l'incidente aereo che si è verificato ieri pomeriggio intorno alle 17 all'aeroporto di Torino Caselle, dove un velivolo, chiamato ‘Pony 4', delle Frecce Tricolori, i mezzi acrobatici dell’Aeronautica Militare Italiana, si è schiantato al suolo poco dopo il decollo, travolgendo una macchina di passaggio lungo una strada a San Francesco al Campo e uccidendo una bambina di 5 anni. La vettura su cui viaggiava verso casa la piccola insieme ai familiari è stata raggiunta dalle fiamme, dopo che l'aereo, un Aermacchi MB339, è esploso.

Le altre tre persone che si trovavano in auto, la madre della bambina, il padre e il fratello, sono rimasti ustionati, così come il pilota dell'aereo precipitato, Oscar Del Do’, che è riuscito ad abbandonare l'aereo lanciandosi con il paracadute pochi secondi prima che si schiantasse.

Il fratellino più piccolo, di 12 anni è ferito: ha riportato ustioni di secondo grado su circa il 15% del corpo. All'arrivo all'ospedale infantile Regina Margherita era cosciente ed è stato sedato. Secondo i medici ha lesioni considerate ‘importanti'. Ora è ricoverato in rianimazione, sotto osservazione, e la prognosi al momento è riservata. Feriti anche la madre e il padre dei due bambini, trasportati in codice giallo rispettivamente al Cto e al San Giovanni Bosco: il papà ha 49 anni, ha ustioni sul 4% del corpo concentrate sul palmo della mano sinistra, e una prognosi di 20 giorni; la mamma ha 41 anni, ustioni sul 12-13% del corpo, concentrate sul braccio destro. La prognosi per lei sarà tra i 20 e i 40 giorni. Anche il pilota del velivolo ha riportato delle ustioni, ed è stato portato, sotto shock, al Giovanni Bosco.

Aeroporto chiuso per tutta la giornata di oggi

A causa del gravissimo incidente, l'aeroporto di Torino rimarrà chiuso fino alle ore 24:00 di stasera, domenica 17 settembre 2023: tutti i voli programmati per la giornata di oggi, da e per Torino, sono stati cancellati. Le compagnie aeree stanno provvedendo in queste ore ad avvisare i passeggeri.

Cosa è successo: la dinamica dell'incidente

Il pilota, poco dopo il decollo dell'Aermacchi MB339, avrebbe comunicato al suo capo squadra di avere un problema al motore. In seguito ha perso il controllo del velivolo e ha azionato il dispositivo di eiezione dalla cabina. L'aereo, schiantandosi al suolo, ha preso fuoco e ha colpito un'automobile di passaggio, coinvolgendo padre, madre e i due figlioletti.

Tutto è successo intorno alle 17, quando la pattuglia delle Frecce Tricolori era appena decollata, direzione Vercelli. Doveva partecipare a un air-show ed era attesa da non meno di 4mila spettatori. La pattuglia era impegnata nelle prove di uno spettacolo, che è stato poi annullato, che si sarebbe dovuto tenere per i 100 anni dell'Aeronautica.

Come ricostruito dalla stessa Aeronautica, "la formazione era appena decollata per dirigersi su Vercelli, dove avrebbe dovuto eseguire una esibizione aerea, quando per motivi ancora da accertare il velivolo Pony 4 pilotato dal Maggiore Oscar Del Do' ha perso quota ed è precipitato al suolo". Ancora da chiarire le cause anche se l'ipotesi più probabile "vista la dinamica dell'evento" è quella di un impatto del velivolo con un volatile, in gergo tecnico ‘Bird strike', durante le primissime fasi del decollo, precisa ancora l'Aeronautica che si dice sgomenta e attonita per la tragedia.

"Ho sentito un grande botto dal bagno e quando sono sceso ho visto le fiamme, mi sono avvicinato e ho visto i genitori disperati perché non erano riusciti a tirar fuori la bambina. Un grande dolore", ha raccontato a LaPresse un testimone dell'incidente.

Il precedente

L'incidente di ieri ha riportato alla mente degli abitanti della zona il disastro di San Francesco al Campo, a pochi passi dall'aeroscalo torinese. Era l'8 ottobre del 1996 quando un Antonov russo con a bordo 23 persone, dopo aver sfiorato una scuola e una chiesa, si schiantò sulla Cascina Martinetto. Nell'impatto persero la vita i due piloti e i due proprietari del caseggiato, entrambi di 55 anni, che si trovavano nella stalla per accudire il bestiame. Per quanto riguarda gli altri passeggeri del velivolo di fabbricazione russa, che si era recato a Torino per caricare diverse automobili di lusso da consegnare poi al Sultano del Brunei, otto rimasero illesi mentre gli altri riportarono ferite di varia gravità.

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