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Adriano Celentano rincara la dose a Servizio Pubblico [VIDEO]

Adriano Celentano ritorna a parlare una settimana dopo le polemiche di Sanremo e sceglie Servizio Pubblico per spiegare la natura dei suoi due interventi alla kermesse dei fiori.
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Adriano Celentano ritorna a parlare una settimana dopo le polemiche di Sanremo e sceglie Servizio Pubblico per spiegare la natura dei suoi due interventi alla kermesse dei fiori.

Dopo solo una settimana dalle ultime e controverse uscite sanremesi, Adriano Celentano torna a parlare in televisione e sceglie Servizio Pubblico dell'amico Michele Santoro, in un'intervista registrata con Sandro Ruotolo. Il Molleggiato ritorna sul discorso della fede aprendo ancora una volta una parentesi mistica sul Paradiso: "Non dobbiamo perdere la memoria altrimenti ci allontaniamo dal luogo dove c'è la festa, se ci allontaniamo troppo non percepiremo più i festori rumori del Creatore. Questo ho cercato di dire a Sanremo". Dopo l'apertura sulla fede si parla ancora di Avvenire e Famiglia Cristiana: "Io non cambierei una virgola di quanto ho detto al Festival, ho detto solo che Avvenire e Famiglia Cristiana devono cambiare linea editoriale".

Adriano Celentano difende a spada tratta Mazzi e Morandi. Con due stagioni ad altissimi livelli per qualità, contenuto ed ascolti, secondo l'artista, "la Rai dovrebbe fargli solo un monumento". Attacca entrambi gli schieramenti politici sul meccanismo direzionale della Rai e bacchetta anche La Repubblica: "Finchè i partiti continueranno a litigare per la Rai, ci saranno solo intrighi, sotterfugi e sospetti. Mi spiace che La Repubblica abbia cercato di  cercato di bloccare la mia partecipazione dicendo che sono un cretino e neanche di talento. Il talento cretino, invece, è una cosa buona, è come dire di essere un pazzo di talento".

Il capitolo cachet. "Se a me mi pagano tanto è perchè ho una certa quotazione di mercato. Mi hanno detto che non posso ricevere di meno. Se valgo tanto è perchè ballo, canto, parlo, mi esprimo. Non credo che se a Sanremo fosse andata la Pivetti, si sarebbero toccate punte di share del 50%". Secondo Adriano Celentano alle prossime elezioni ci potrebbero essere sorprese e riallaccia il discorso sui "ceti sociali" alla presenza del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo al 5% dei consensi. Poi su Napoli: "L'80% dei negozianti non emette gli scontrini".

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