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Adottata da bambina, Alysia ritrova i genitori biologici dopo 20 anni: “Stupendo colmare quel vuoto”

Alysia vive a Faenza e ha 23 anni. Quando ne aveva soltanto 3 è stata adottata insieme a sua sorella Camila, di due anni più piccola. Pochi giorni fa la 23enne ha realizzato un suo grande desiderio, quello di conoscere la donna e l’uomo che le hanno dato la vita. A Fanpage.it la ragazza ha raccontato la sua storia.
A cura di Eleonora Panseri
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Alysia, 23 anni, la ragazza che dopo 20 anni ha ritrovato sua madre biologica grazie ai social.
Alysia, 23 anni, la ragazza che dopo 20 anni ha ritrovato sua madre biologica grazie ai social.

Alysia vive a Faenza e ha 23 anni. Quando ne aveva soltanto 3 è stata adottata insieme a sua sorella Camila, di due anni più piccola. Pochi giorni fa la 23enne ha realizzato un suo grande desiderio, quello di conoscere la donna e l'uomo che le ha dato la vita.

La sua mamma biologica, che oggi vive in Ecuador, il suo Paese di origine, aveva perso le due figlie in un momento di difficoltà. Ma non aveva mai smesso di cercarle e così, grazie ai social, lei e Alysia si sono ritrovate. Nei prossimi giorni la ragazza volerà in Polonia per conoscere il papà. A Fanpage.it la ragazza ha raccontato la sua storia.

Hai sempre saputo di essere stata adottata? Per quanto tempo hai cercato la tua mamma biologia?

Sono stata adottata che avevo 3 anni, non ricordo il giorno esatto in cui mi è stato detto, l'ho sempre saputo. Da quando sono piccola, avevo circa 10 anni quando ho chiesto alla mia mamma adottiva di aiutarmi cercare mia madre biologica.

La mia mamma adottiva mi ha sempre sostenuta e mi ha detto: "Se una cosa che può farti felice e darti le risposte che cerchi così disperatamente, sono con te". Perché visto che io soffrivo, ovviamente, soffriva anche lei.

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Come vi siete ritrovate?

Tempo fa ho deciso di scrivere un appello su una pagina social, dedicata a persone adottate e genitori biologici, che per tanti aveva funzionato. Prima mi ero messa in contatto sia con il Consolato che con l'anagrafe di Roma, dove sono nata, ma nessuno mi dava risposte perché per legge non si può sapere nulla fino ai 25 anni.

Ho scoperto così che tanti anni prima mia mamma aveva fatto un appello anche lei sulla stessa pagina. Poi una giornalista è riuscita a mettersi in contatto con lei e a dirle che anche io avevo pubblicato un appello con gli stessi dati anagrafici.

Vi siete sentite subito? 

Quando ho risposto: "Sono Alysia", lei mi ha subito telefonato e raccontato tutte le ingiustizie che ha subito. Perché per lei non è stata una scelta, per questo ci ha cercato in modo così disperato. Aveva fatto davvero di tutto per dimostrare che poteva tenerci, c'è stata anche una causa che però hanno perso. Era anche molto giovane.

Tu sei riuscita a ritrovare anche tuo papà biologico.

Sì, loro due sono rimasti in contatto per me e mia madre mi ha dato subito il suo numero. L'ho sentito e ha pianto, non poteva credere che fossi io. Mi ha detto che aveva quasi perso le speranze e che pensava di morire prima di potermi riabbracciare.

Come ti sei sentita in tutti questi anni?

La nostra è stata una ricerca reciproca e il fatto che sia stata impedita così, il non sapere, il non conoscere, è stata una sofferenza per lei, per me e per la mia madre adottiva. Non ha portato del bene a nessuno. Io ho passato tutta la vita a cercare, cercare e cercare.

Quando incontrerai i tuoi genitori biologici?

Ho già comprato il biglietto per la Polonia, dove vedrò mio papà il 3 febbraio. Mia mamma sta invece facendo il visto per tornare qui, pensa di trascorrere un periodo abbastanza lungo. Non vedo l'ora, dopo 20 anni di attesa. I primi giorni non riuscivo a realizzare e sono stata coperta da un mare d'amore, in cui quasi affogavo.

Ho scoperto di avere due fratelli, dei nonni, degli zii e tutti mi hanno scritto, mi hanno chiamata piangendo. La paura di trovare un muro c'è sempre, ma trovare una porta così spalancata è stato uno shock nello shock. In senso positivo, ovviamente, non potrei essere più felice di questo.

Se dovessi rivolgerti a chi ha il tuo stesso desiderio, cosa diresti?

Capisco la paura e i dubbi che si possono avere, ma la speranza di ritrovare altre braccia che ti possono stringere e dare tutto l'amore possibile c'è sempre. Per questo dico di cercare, senza timore.

Per 20 anni mi sono chiesta: "Chissà se mi vogliono", e invece ho scoperto che, sì, mi volevano, mi cercavano e mi amavano. Io ho avuto tutte le possibilità ma la sofferenza comunque me la portavo sempre dietro. Rimaneva un vuoto, ma colmarlo in maniera così positiva è stupendo.

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