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Festival di Sanremo 2017

Adinolfi e Sentinelle in Piedi contro Sanremo: ‘Il festival promuove l’utero in affitto’

“Ricky Martin e Tiziano Ferro negano ai figli di avere una madre”. Attacchi a Carlo Conti, “colpevole” di avere ospitato, gli scorsi anni anche Elton John e Nicole Kidman, che pure erano ricorsi a maternità surrogata.
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Il Popolo della Famiglia, il partito guidato da Mario Adinolfi, protesta per la presenza al Festival di Sanremo di Ricky Martin e Tiziano Ferro. Domani e dopodomani, dalle 19 alle 21, in via Escoffier, a pochi passi dal Teatro Ariston, nei pressi della statua di Mike Bongiorno, si terrà un presidio di militanti. Secondo il movimento politico, che alle ultime amministrative ha preso cifre da zero virgola ma che conta su attivisti molto battaglieri, l'obiettivo è quello di protestare al grido di “i figli non si pagano” contro la pratica dell'utero in affitto.

“Ricky Martin, due figli con l'utero in affitto altri programmati; Tiziano Ferro che vuole fare "un figlio da solo", negandogli il diritto di avere una madre, duetta con Carmen Consoli che ha fatto un figlio "da sola", negandogli il diritto di avere un padre. In gara Lodovica Comello, madrina del gay pride” è l’elenco sciorinato da Mario Adinolfi, che prosegue: “potete dirci che i super-ospiti con i super-cachet li scegliete a caso, cari Conti e De Filippi, ma noi non ci crediamo. Se questa è la serata inaugurale, figuriamoci il resto.”

Il giorno della finale, sabato, protesterà contro il festival per motivi simili anche un altro movimento, quello delle Sentinelle in Piedi. Dalle 15 alle 16 corso Imperatrice ospiterà un gruppo di persone che protesterà in maniera pacifica contro la kermesse in silenzio, leggendo un libro in piedi ed in pubblico.

“Il solco della propaganda dei festival condotti da Carlo Conti è tracciato – spiegano le Sentinelle in un comunicato -. Nel 2015, ospite della seconda serata è stato Conchita Wurst, all’anagrafe Thomas Neuwirth, uomo vestito da donna che si definisce trans. Sempre lo stesso anno, Conti ha dato spazio a due uomini che, in diretta sul primo canale del servizio pubblico, hanno raccontato “il loro amore”. L’anno successivo, sul palco dell’Ariston, abbiamo visto gran parte dei cantanti cantare con un nastrino arcobaleno, simbolo dei cosiddetti diritti gay. Sempre nel 2016 tra i big c’erano Elton John e Nicole Kidman, entrambi scritturati a suon di migliaia di euro dei contribuenti noti anche perché hanno deciso di commissionare, produrre e comprare dei bambini tramite l’abominevole pratica dell’utero in affitto, che schiavizza le donne e rende i bambini merce.”

Il tono delle Sentinelle si fa sempre più duro: “Rai Uno – prosegue il comunicato – pagherà profumatamente con i nostri soldi almeno due uomini che hanno annunciato che presto schiavizzeranno una donna per farle produrre un bambino, compreranno il prodotto finito strappandolo a colei che l’ha portato in grembo 9 mesi e se lo porteranno a casa chiamandolo figlio. È accettabile tutto questo? La veglia delle Sentinelle ricorderà ancora una volta che l’utero in affitto è una delle conseguenze dell’ideologia del gender, che propugna l’indifferentismo sessuale tra maschi e femmine, e che, pretendendo di ridefinire a tavolino il concetto di famiglia, apre la strada a qualsiasi arbitrio, in particolare ai danni dei più deboli.”

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