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Addio Enrico Manca: si spegne uno dei Padri della Rai

Enrico Manca, giornalista e politico italiano, si è spento stanotte all’età di 79 anni. Fu Presidente della Rai dal 1986 al 1992.
A cura di Alfonso Biondi
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Enrico Manca

Dopo una lunga malattia si è spento stanotte a Roma Enrico Manca, noto giornalista e politico. Una personalità eclettica, aperta all'innovazione, colonna portante della Rai della quale fu Presidente negli anni che vanno dal 1986 al 1992.

Enrico Manca nasce a Roma il 27 novembre del 1931. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, approda in Rai nel 1959 e ci resta fino al 1972. In quegli anni è redattore del Giornale Radio, caporedattore centrale del Telegiornale e direttore dei servizi culturali della televisione. Membro del Partito  Socialista Italiano, dal 1972 al 1994 riveste la carica politica di deputato, divenendo Ministro del commercio con l'estero nel governo Cossiga II e nel governo Forlani.

Il suo nome viene ritrovato negli elenchi della Loggia massonica P2, numero di tessera 864. Manca, però, smentisce a più riprese il suo coinvolgimento nell'organizzazione di Licio Gelli e il Tribunale di Verona gli dà ragione: il fatto che il suo nome sia in quegli elenchi non rappresenta per i giudici una prova sufficiente di adesione alla Loggia. Il suo avvocato in quel processo è Cesare Previti. Nel dicembre dell'86, nell'ambito della IX legislatura, cessa dal mandato parlamentare a causa della "violazione delle norme per la disciplina della propaganda elettorale". L'anno successivo viene rieletto nella X legislatura ma cessa  nuovamente dal mandato nell'agosto dell'87. Dall'86 al '92 riveste il ruolo di Presidente della Rai.

Dopo Tangentopoli decide di entrare nella Margherita, ma nel 1994 fonda con l'attuale capogruppo del Pdl alla Camera Frabrizio Cicchitto il Partito Socialista Riformista. È stato presidente dell'Istituto per lo studio dell'Innovazione nei Media e per la Multimedialità (ISIMM) e della Fondazione Ugo Bordoni. Ha diretto Pol-Is per il "rinnovamento della politica e della democrazia" e la fondazione Socialisti Democratici per il Partito Democratico (un'associazione culturale).

Questo il ricordo di Carlo Verna, giornalista e segretario Usigrai: "La dialettica interna non mancava, ma col rimpianto Agnes (direttore generale scomparso proprio nelle scorse settimane) la polemica era finalizzata sempre a cercare di fare meglio, nonostante la piaga della lottizzazione. La sua passione per i temi della televisione e del servizio pubblico lascia creature come l'Isimm e la Fondazione Bordoni che animeranno certamente con qualificati contributi l'indifferibile dibattito nel Paese sulla questione Rai".

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