Addio Borsalino, la storica azienda che realizzava i cappelli per i divi di Hollywood
La Borsalino, storica azienda alessandrina produttrice di cappelli, è fallita. Il tribunale ha respinto la richiesta di concordato della Haeres Equita srl, società dell'imprenditore svizzero Camperio, che gestisce la società dopo l'affitto del ramo. Lo rendono noto i sindacati, che nel pomeriggio incontreranno i curatori, Stefano Ambrosini e Paola Barisone, e i lavoratori. Dall'azienda, al momento, non è stata data nessuna comunicazione ufficiale.
A rendere il fallimento paradossale è che non sarebbero motivato da ragioni di "mercato", bensì di natura finanziaria : coinvolta nel maxi-crac del astigiano MarcoMarenco, aveva appunto tentato la strada del concordato, trovando anche un investitore, l’italo svizzero Philippe Camperio. Con la prospettiva di acquisire la società alla fine della procedura, l’aveva presa in affitto, aveva saldato i debiti con l’Agenzia delle entrate sborsando più di 4 milioni di euro, quindi aveva investito sia in macchinari che nella rete commerciale e in promozione. Ha inoltre comprato per 18 milioni il marchio che diversi anni fa era stato dato in pegno alle banche in cambio di soldi freschi: su questa operazione si è concentrata per altro la requisitoria del pm. Spiega La Stampa: "Il contratto d’affitto scade a giugno, starà al curatore nominato dal tribunale decidere che fare. È probabile un periodo di stallo non breve: il cda è intenzionato a ricorrere contro la sentenza in appello a Torino, la causa si prevede che possa essere definita da febbraio in poi, salvo eventuali giudizi di terzo grado. Se restasse il fallimento, la Borsalino andrebbe all’asta. La sentenza ha lasciato nell’incertezza i 134 dipendenti".
I cappelli Borsalino sono diventati un simbolo del Made in Italy nel 1942, quando uscì il film "Casablanca". Famosa la scena dell’addio tra i due protagonisti, Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, entrambi con un Borsalino in testa.