Adamo Guerra andrà a processo, l’uomo scappato in Grecia accusato di violazione degli obblighi familiari
Adamo Guerra sarà processato in Italia. L’uomo, scomparso per anni e ritrovato in Grecia dove si è rifatto una vita, è accusato di violazione degli obblighi familiari proprio in connessione alla sua fuga nel Paese ellenico. Secondo quanto apprende l’Ansa, il 57enne è accusato della Procura di Ravenna dei reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare, per avere abbandonato il domicilio domestico, sottraendosi ai doveri inerenti la responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge, facendo mancare i mezzi alla moglie Raffaella Borghi e alle due figlie.
Secondo la stessa agenzia, pochi anni dopo la scomparsa dell'uomo, Raffaella Borghi sarebbe venuta conoscenza informalmente che l'ex marito Adamo Guerra non era morto, ma si trovava in Grecia, e quindi lo aveva già denunciato nel 2016. Attraverso la trasmissione Chi l’ha visto?, la donna ha fatto sapere di aver effettivamente contattato nel 2019 e nel 2021 il Consolato italiano ad Atene per avere conferma della sua presenza sul territorio greco ma avrebbe avuto risposta negativa.
Era il lontano 2013 quando l’uomo lasciò moglie e figli in Romagna, a Lugo, facendo perdere le sue tracce. Dopo averlo cercato, la moglie lo aveva denunciato e il suo caso era già finito davanti al Tribunale penale di Ravenna ma il procedimento giudiziario era stato poi sospeso proprio per irreperibilità dell’imputato.
La citazione a giudizio infatti è connessa direttamente alla denuncia che la donna presentò nel settembre 2016 ai carabinieri di Imola. Il fascicolo ha portato al procedimento contro Adamo Guerra che è andato avanti fino al 2019 quando venne fissata la prima udienza che accertò l’irreperibilità di Adamo Guerra. Guerra infatti pare fosse stato fermato per un normale controllo e identificato ma all'epoca aveva riferito di non volere comunicare con i parenti in Italia.
Il processo quindi era stato sospeso ma era ripartito nel febbraio dello scorso anno quando si scoprì che l’uomo aveva fatto richiesta all'Aire (anagrafe italiani residenti all'estero) per essere iscritto come cittadino italiano residente in Grecia. La scoperta sarebbe avvenuta però nell’altro procedimento giudiziario intentato dalla moglie, un processo civile per la richiesta di divorzio.
Nei giorni scorsi quindi il processo penale a carico dell’uomo è ripreso con un'udienza davanti al giudice monocratico ma ha avuto una nuova battuta di arresto per questioni procedurali legate alla incompatibilità del precedente avvocato d'ufficio dell'uomo. Il processo quindi riprenderà solo il prossimo anno con la prima udienza fissata a gennaio 2024, durante la quale moglie e figlie si costituiranno parte civile, come già annunciato.