video suggerito
video suggerito

Accusato di violenze dall’ex moglie, Omar Favaro ai giudici del Riesame: “Contro di me calunnie”

Omar Favaro, che 22 anni fa fu uno dei responsabili della strage di Novi Ligure insieme alla fidanzatina di allora, Erika De Nardo, ha preso la parola davanti ai giudici del Tribunale del Riesame: “Non sono mai stato violento con mia moglie, contro di me accuse calunniose”
A cura di Gabriella Mazzeo
204 CONDIVISIONI
Immagine

Per Omar Favaro, le accuse rivolte dalla ex moglie sono "tutte calunnie". L'uomo, che 22 anni fa fu tra i responsabili del delitto di Novi Ligure insieme alla fidanzatina dell'epoca Erika De Nardo, è stato accusato di violenze e minacce nei confronti dell'ex e di maltrattamenti in famiglia anche verso una figlia di tenera età. La Procura di Ivrea gli contesta episodi avvenuti prima del 2022, in particolare ai tempi delle restrizioni anti-Covid.

Nella giornata di oggi, al palazzo di giustizia di Torino è stata discussa la richiesta della procura di Ivrea di disporre una misura restrittiva per il 40enne sotto inchiesta per i presunti maltrattamenti. Favaro ha preso la parola davanti al tribunale del riesame, definendo "calunniose" le accuse mosse nei suoi confronti.

"Favaro non ha avuto la possibilità di incontrare la figlia nonostante sia stato disposto l'affidamento congiunto – ha sottolineato l'avvocato difensore, Lorenzo Repetti -. Avrebbe potuto vederla con la mediazione degli assistenti sociali. Anche lui, come l'ex moglie, è stato giudicato capace di genitorialità dalla consulenza tecnica di ufficio".

Il legale ha inoltre sottolineato di aver "depositato della documentazione a favore delle argomentazioni esposte in aula". L'ex compagna di Favaro, invece, ha raccontato agli inquirenti di un rapporto matrimoniale tormentato da soprusi, percosse e intimidazioni. Secondo quanto da lei dichiarato, Favaro avrebbe anche minacciato di sfregiarla con l'acido.

Per questo la Procura di Ivrea aveva chiesto per lui il diviato di avvicinamento alla moglie e alla figlia, ma il gip non aveva applicato la richiesta, ritenendo che non vi fosse il presupposto di "un pericolo attuale", poiché entrambe "erano già andate a vivere altrove".

I pubblici ministeri hanno presentato un appello al tribunale del riesame di Torino che, al termine dell'udienza, si è riservato la decisione.

204 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views