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Accusato di aver violentato il padrone di casa e aver filmato gli abusi: 57enne a processo il 5 marzo

È stato disposto il rinvio a giudizio per l’uomo di 57 anni di Caltanissetta accusato di aver abusato del padrone di casa, un 65enne valdostano, insieme alla moglie. La donna qualche tempo fa si è tolta la vita nel carcere di Torino. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 5 marzo.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
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È stato disposto il rinvio a giudizio per l'uomo di 57 anni di Caltanissetta accusato di aver abusato del padrone di casa, un 65enne valdostano, insieme alla moglie. La donna qualche tempo fa si è tolta la vita nel carcere di Torino.

Questa mattina si è tenuta l'udienza preliminare, al termine della quale la Procura ha chiesto di mandare il 57enne a processo. La difesa dell'imputato non ha presentato istanza di riti alternativi e la prima udienza, che si terrà nel tribunale di Aosta, è stata così fissata per il prossimo 5 marzo.

L'uomo, che è difeso dall'avvocato Massimiliano Bellini, era accusato assieme alla moglie di aver più volte abusato del padrone di casa e di aver filmato tutto. Dalle indagini, svolte dai carabinieri, è emerso che la coppia aveva installato delle telecamere nell'appartamento. L'imputato ha sempre respinto le accuse, sostenendo che l'uomo fosse consenziente.

La ricostruzione degli inquirenti

Sulla base della ricostruzione fatta dagli inquirenti, i due coniugi inizialmente avrebbero avuto con la vittima rapporti amichevoli ma dopo qualche tempo sarebbero cominciati gli abusi. Il 65enne, dipinto come una persona dal carattere mite e ingenuo, sarebbe stato costretto in almeno una decina di episodi a subire atti sessuali non consensuali.

Durante una delle numerose violenze sarebbe anche svenuto, come testimonierebbero alcune delle immagini riprese dai due aguzzini. In altri filmati l'uomo avrebbe anche implorato la coppia di smettere, dicendo di avere problemi di salute, ma gli abusi sarebbero proseguiti.

La versione del 57enne

"Mi pento, ma non si è mai trattato di violenza: ce lo ha chiesto lui, ci ha corteggiato. Sapeva che in casa c'erano le telecamere", si è invece difeso il 57enne in una recente intervista.

Parlando anche della moglie deceduta, l'uomo ha ricordato: "Amavamo entrambi la montagna, abbiamo iniziato ad andare a Cogne nel 2019. Ma è un paese piccolino e trovare casa non è facile. Così ci siamo rivolti all'ente del turismo che, a sua volta, ci ha messo in contatto con il 65enne, che affittava degli appartamenti".

L'uomo ha sostenuto più volte che era stato il padrone di casa ad avvicinare i due coniugi e a proporre loro di avere rapporti sessuali: "Può essere complicato da capire, ma è così. Ci cercava lui. Mi cercava sessualmente e quando sapeva che c'erano le videocamere, mi rifiutava".

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