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Accusato di aver ucciso e decapitato il fratello per motivi economici: a processo 64enne di Forlì

Inizia oggi il processo nei confronti di Daniele Severi, il 64enne accusato di aver ucciso il fratello Franco e di averlo decapitato. La testa della vittima non è mai stata ritrovata.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Daniele Severi
Daniele Severi

Decapitò il fratello a Forlì lo scorso 22 giugno 2022 e oggi si ritrova ad affrontare il processo per omicidio a suo carico. L'uomo di  64 anni è stato accusato dell'omicidio del fratello Franco, il cui cadavere fu ritrovato il 22 giugno 2022 senza la testa a poca distanza dalla sua abitazione. Stando a quanto poi emerso dalle indagini, Daniele Severi avrebbe ucciso il fratello per questioni economiche relative a un'eredità da dividere con la vittima e altri fratelli e sorelli. Il 64enne si è sempre dichiarato innocente, ma oggi deve rispondere di omicidio volontario e premeditato, oltre che di occultamento di cadavere e stalking. L'uomo si trova in carcere dallo scorso 8 luglio.

Secondo l'accusa, alla base dell'omicidio vi sarebbero stati i ripetuti litigi nati dalle questioni economiche legate all'eredità da dividere con gli altri fratelli. I rapporti tra i due si sarebbero fatti particolarmente tesi negli ultimi tempi prima della morte di Franco. La vittima aveva infatti già denunciato un caso di stalking e minacce dal fratello Daniele. Secondo i legali che oggi si occupano dell'accusa, questo denoterebbe la colpevolezza di Severi. Il caso relativo alle minacce risale al 2014 e secondo la legale che oggi assiste la famiglia di Franco, sarebbe un indice della psiche instabile del 64enne oggi a processo.

Schierate con la famiglia della vittima, anche la sorella Milena. La donna ha infatti sottolineato di ritenere Daniele colpevole dopo un trascorso di 10 anni fatto di litigi. "Litigava con me, con Franco e con gli altri 3 fratelli" ha raccontato la donna alla stampa. "I motivi del contendere erano sempre vari, ma erano soprattutto di natura economica. Non ci aspettiamo una vendetta, ci aspettiamo giustizia". La sorella del presunto killer e della vittima ha sottolineato di voler conoscere la verità sul caso e di aspettarsi dai magistrati certezza della pena.

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