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Accusata di aver ucciso la figlia neonata annegandola nel water, in un diario si definiva una “vampira”

I carabinieri stanno analizzando il diario segreto della donna accusata di aver annegato la figlia appena nata nel water di casa a Piove di Sacco, nel Padovano: tra le pagine la donna avrebbe scritto di essere una vampira.
A cura di Giorgia Venturini
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La 29enne pugliese di origine brasiliana è accusata di aver ucciso la sua bambina subito dopo averla partorita in una casa di Piove di Sacco, nel Padovano. I carabinieri stanno analizzando un suo personale diario segreto ben nascosto in una borsa in un armadio di casa. I militari hanno letto quello che la donna avrebbe scritto: nel diario lei si sarebbe definita una "vampira" e avrebbe fatto riferimento anche al vampirismo. La donna è accusata di omicidio volontario aggravato ai danni della neonata che avrebbe partorito qualche minuto prima della tragedia. Ora questo diario potrebbe sollevare i dubbi sulla sua capacità di intendere e di volere.

Intanto dall'autopsia sul piccolissimo corpo della bimba è emerso che la neonata aveva acqua nei polmoni e alcune ferite alla testa: il medico legale quindi avrebbe confermato che la causa del decesso è la morte per annegamento. Da qui la possibilità che la donna avesse partorito la figlia nel water lasciandola nell'acqua dove è morta annegata. I sanitari del 118, una volta giunti nella casa di Padova, hanno trovato la bimba con la testa incastrata nel water. Da qui anche l'ipotesi – ancora da accertare – che la donna avesse anche tirato lo sciacquone più volte. Quando non sarebbe riuscita a liberarsi del corpo ha chiamato prima le sue colleghe di lavoro: la donna lavorava in un night club sotto all’appartamento in cui viveva. La madre della neonata si trova ora agli arresti domiciliari: si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Resta da chiarire ora il contenuto del suo diario e cosa intendesse quando faceva riferimenti al fatto di essere una vampira. Bisognerà capire se il suo avvocato userà questo diario per fare richiesta di una perizia.

L'ex proprietario del locale avrebbe riferito di essersi accorto della gravidanza della donna anche se lei negava di aspettare un bambino: "Non ci credevo, ma non ho voluto indagare . Di solito le ragazze rimanevano là per poco tempo, qualche settimana al massimo se avevano bisogno di un appoggio iniziale appena iniziato il lavoro". Intanto le indagini sono scattate anche sul locale notturno che è stato posto sotto sequestro.

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