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Accoltellato e ucciso in strada a Bari, 17enne confessa in Questura

Una 17enne ha confessato di aver accoltellato il 45enne Giuseppe De Mattia dopo una lite avvenuta ieri in strada a Bari. La ragazzina è stata accompagnata in Questura dalla madre ed è stata ascoltata prima come persona informata dei fatti e poi come indagata dopo la confessione fatta agli inquirenti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Avrebbe confessato di essere responsabile della morte del 45enne Giuseppe De Mattia, ucciso in strada a Bari con alcune coltellate inferte, secondo quanto reso noto, dopo una lite avvenuta nella serata di ieri 1 aprile 2021. L'uomo sarebbe stato accoltellato e poi portato in ospedale d'urgenza, dove è morto nella notte a causa delle ferite riportate. A confessare una ragazza di 17 anni accompagnata dalla madre in Questura prima come persona informata dei fatti e poi ufficialmente come indagata. Ha confermato di averlo accoltellato dopo un litigio avvenuto in strada la sera stessa nel quartiere Libertà di Bari. La ragazzina è stata sentita dagli inquirenti prima come persona informata su quanto avvenuto nella serata di ieri e poi, dopo la confessione, come indagata. Le sue dichiarazioni forniranno ulteriori dati utili alla comprensione delle dinamiche della vicenda.  

Il quarantacinquenne aveva precedenti per estorsione, lesioni personali e rapina. Sarebbe stato ferito al braccio e al torace dall'arma da taglio utilizzata dalla 17enne. Il Policlinico di Bari, presso il quale l'uomo era stato ricoverato in codice rosso, non ha potuto fare nulla per salvarlo: il 45enne è infatti deceduto poche ore dopo a causa delle ferite riportate. Le indagini sul caso sono coordinate dalla Procura di Bari. Nelle prime ore dopo l'accoltellamento, sembrava che non vi fossero testimoni del caso e che quanto accaduto avesse come movente una lite familiare. Non è stato reso noto il motivo del contendere con conseguente aggressione fatale per il 45enne. Ad appurarlo saranno ancora le indagini con il nuovo elemento della confessione della 17enne. Sembra per il momento confermato che i fatti non siano legati a dinamiche della criminalità organizzata. I motivi del litigio sono ora oggetto di indagine da parte delle forze dell'ordine.

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