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Fu accoltellata a Santo Stefano in autogrill: dopo giorni di ricerche fermato l’ex marito

I fatti risalgono al giorno di Santo Stefano quando uno sconosciuto aveva aperto l’auto della 58enne e accoltellato l’insegnante prima di fuggire, in un’area di servizio dell’autostrada A1 a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze.
A cura di Antonio Palma
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Svolta nelle indagini sull’aggressione a una donna in un'area di servizio dell'autostrada A1 a Campi Bisenzio, nella città metropolitana di Firenze, il 26 dicembre scorso. La polizia infatti nelle scorse ore ha fermato l'ex marito come indiziato di delitto con la pesante accusa di tentato omicidio. A dare notizia del fermo è stata la stessa Procura del capoluogo toscano che indagava sullo strano accoltellamento in Autogrill.

I fatti risalgono al giorno di Santo Stefano quando l'insegnate 58enne, che stava rientrando a Segrate (Milano) da Cerveteri (Roma), si è fermata nell’area di servizio Bisanzio Est. Mentre attendeva le figlie in auto, qualcuno incappucciato e col volto travisato ha aperto lo sportello della sua auto e l’ha accoltellata a una gamba. Erano circa le 14.15, la donna era rimasta in macchina mentre le figlie, una di 29 e l'altra di 31 anni, erano scese per andare al bar. Proprio in quei minuti è avvenuta l'aggressione, tanto che le due ragazze non hanno visto nulla.

A dare l'allarme erano state poi le figlie della vittima allertando il 112. La 58enne era stata soccorsa e accompagnata in codice giallo in ospedale a Firenze dove fortunatamente le ferite si sono rivelate non gravi. La Polizia si era subito messa alla ricerca del responsabile, che si era dato alla fuga in auto. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere e ascoltato i testimoni per risalire all’aggressore, fino alla svolta delle scorse ore, annunciata dal procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia, con l'arresto del'ex marito della 58enne.

Secondo quanto emergerebbe dalla ricostruzione degli inquirenti, l'uomo avrebbe tentato di colpire la donna al petto con un coltello e solo la prontezza di riflessi dell"insegnante ha permesso in qualche modo di evitare la tragedia. La donna si è difesa e la coltellata l'ha così raggiunta alla gamba. Da qui l'ipotesi di reato di tentato omicidio.

Durante le indagini, i primi sospetti si erano concentrati proprio sull'ex marito, da cui la donna ha avuto una separazione burrascosa, ma l'uomo si era detto completamente estraneo ai fatti mettendosi a disposizione delle autorità di polizia e giudiziaria per dare gli eventuali chiarimenti ritenuti necessari. Gli inquirenti però non avevano mai abbandonato la pista dell'aggressione avvenuta in ambito familiare.

Stando alle prime indiscrezioni emerse durante la conferenza stampa sul caso, si sarebbe trattato di un'aggressione pianificata da giorni dall'ex marito. Da quanto spiegato, il 22 dicembre si era concluso con la messa alla prova un processo a carico dell'uomo per un episodio di violenza nei confronti della donna. Proprio quel giorno, secondo l'accusa, lui avrebbe cominciato a pianificare il delitto.

L'ex marito dopo aver noleggiato in Slovenia una Fiat Tipo di colore grigio, con targa slovena, avrebbe applicato sulla vettura una targa italiana, riconducibile a un'auto dello stesso modello e colore intestata a una persona domiciliata in Piemonte. Con la vettura l'uomo avrebbe inseguito la donna fino a Cerveteri e poi sarebbe rimasto in zona. La donna il 26 è ripartita con le figlie di 29 e 31 anni per la Lombardia venendo seguita dall'ex fino all'attacco.

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