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Accoltella agricoltore, è un serial killer degli anni ’90. “È in stato confusionale, non ricorda nulla”

Francesco Passalacqua, 55enne calabrese già noto come “il serial killer della Riviera dei cedri”, viveva in una comunità parrocchiale di accoglienza di Vergato, nel Bolognese. Ha trascorso 26 anni in carcere perché riconosciuto colpevole di quattro omicidi negli Novanta. Il suo legale: “Ora è completamente annebbiato”.
A cura di Biagio Chiariello
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A destra, Francesco Passalacqua in una foto degli anni '90
A destra, Francesco Passalacqua in una foto degli anni '90

Resta in carcere Francesco Passalacqua, già noto come "il serial killer della Riviera dei cedri", ora accusato di aver tentato di uccidere a coltellate un agricoltore di Tolè, frazione di Vergato, nel Bolognese, lo scorso 4 gennaio. Il gip Domenico Truppa ha convalidato il fermo, mentre l’indagato è rimasto in silenzio. “È ancora in stato confusionale” dice il suo avvocato.

Il gip Domenico Truppa ha deciso di convalidare il fermo dei carabinieri e rispedire il 55enne calabrese dietro le sbarre, dove ha già passato 26 anni della sua vita perché riconosciuto dai giudici colpevole di quattro omicidi, il primo nel ’92 e altri tre nel giro di un mese nel 1997, in paesi vicini tra loro dell’Alto tirreno cosentino.

Passalacqua si trovava ora in libertà vigilata e viveva da circa tre anni in una comunità parrocchiale sempre sull'Appennino bolognese.

Al momento non si conosce il movente che ha spinto Passalacqua ad aggredire l'agricoltore. Quella mattina ha sferrato due fendenti al 65enne nel cortile della sua casa di Tolè. Pare che non lo conoscesse. Nonostante le due coltellate all'addome e al braccio, l'uomo è riuscito a chiamare la moglie che ha avvertito i soccorsi.

Nella colluttazione avrebbe strappato dal collo dell'aggressore una catena con un crocifisso, trovato ed esaminato dagli inquirenti che sono quindi risaliti a Passalacqua. Dopo aver visto la fotografia, la vittima ha confermato l'identità dell'uomo.

"È in stato confusionale, non ricorda nulla – ha spiegato il legale di Passalacqua -. Lui stesso ha preferito non rispondere in questo momento, è completamente annebbiato. Quindi il giudice ha indicato la facoltà di non rispondere. Vedremo l'esito delle indagini, sia eventualmente lui, quando vorrà spiegare i motivi del gesto. Devo dire che anch'io devo capire un attimo qual è la situazione, perché il fatto è anomalo, diciamo, ha dei profili di irrazionalità nel movente".

Il legale ha poi aggiunto che "c'è un'indicazione da parte degli organi investigativi di una sua collaborazione. Non so però cosa abbia detto e cosa abbia riferito, questo non è stato riportato negli atti".

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