Accende la stufa per allattare l’agnellino, Angelo muore con l’animale per le esalazioni di monossido
Vittima delle esalazioni di monossido di carbonio della stufa che aveva acceso nel casolare per riscaldare e allattare l’agnellino che gli avevano regalato, così è morto tragicamente Angelo Franceschet, per tutti “Angelo il barbiere”, 75enne di Conegliano ma storico barbiere di Tarzo, piccolo comune della provincia di Treviso.
La tragedia scoperta nella mattina di ieri, mercoledì 8 gennaio, ma probabilmente l’uomo era già morto da diverse ore quando sono giunti i soccorsi. A lanciare l’allarme era stata la moglie che si era svegliata e non lo aveva visto in casa. L’uomo infatti si era allontanato il giorno prima per andare proprio a Tarzo, come faceva spessissimo per vedere i vecchi amici e accudire i propri animali che aveva in un casolare del posto.
Spesso il 75enne si tratteneva fino a sera, così la moglie non si era preoccupata. Mercoledì mattina, però, accorgendosi che non era rincasato, ha chiamato alcuni contatti a Terzo che si sono mobilitati per cercarlo. Si è scoperto così che la sua auto era parcheggiata proprio davanti al casolare. I primi a entrare in casa lo hanno trovato esanime seduto su una poltrona ancora con il biberon in mano col quale aveva allattato l’agnellino. Accanto a lui l’animale morto.
Inutile per il 75enne l’intervento dei soccorsi medici del suem 118 che hanno potuto solo accertare il decesso dell’uomo. Sul posto anche i vigili del fuoco che però non hanno potuto fare alcuni rilievo dell’aria essendo il locale già arieggiato. L’ipotesi principale però indica che la morte possa essere ricondotta alle esalazioni di una stufetta che Angelo si era portato proprio per riscaldare gli ambienti interni del casolare in cui aveva diversi animali come galline e conigli.
Sul posto l’uomo si era recato ieri proprio per accudire gli animali compreso l’agnellino che un allevatore del posto gli aveva regalato solo pochi giorni fa. La stufa è stata sequestrata e sarà analizzata per accertare eventuali malfunzionamenti. La tragedia ha sconvolto la comunità locale dove tutti lo conoscevano. “È una notizia che ci sconvolge, le nostre condoglianze vanno alla moglie e al resto della sua famiglia. Tutti lo conoscevano come ‘Angelo il barbiere', aveva lavorato una vita, era molto conosciuto. Mi dispiace tantissimo, è una brutta vicenda che ci rattrista e addolora” ha dichiarato il sindaco di Terzo.