Abusi sui chierichetti, Papa Francesco sposta il Preseminario fuori dal Vaticano
Il Preseminario San Pio X dice addio alla Santa sede e si trasferisce fuori dalle mura vaticane. La “scuola dei chierichetti”, che accoglie adolescenti delle medie e delle superiori dalle diocesi di tutta Italia e del mondo, è stata trasferita per ordine espresso di Papa Francesco che così ha voluto imprimere una svolta nella gestione dell’istituto di “orientamento vocazionale” squassato dai terribili casi di pedofilia che avvenivano al suo interno e denunciati dalle vittime. “Da tempo si stava studiando l’ipotesi di un trasferimento del Preseminario S. Pio X al di fuori delle Mura Vaticane, anche per favorire la vicinanza dei giovani studenti ai luoghi dove svolgono i loro studi e praticano le loro attività ricreative” spiegano dalla Sanata Sede, ma in realtà ad accelerare su questo punto è stato proprio il processo in corso in Vaticano per presunti abusi sessuali sui chierichetti.
Senza attendere la fine del procedimento giudiziario che si aperto il 14 ottobre scorso, infatti, Papa Francesco ha voluto dare un segnale forte di rinnovamento della “scuola” spostando tutte le attività fuori dal Vaticano. Il cambiamento di sede scatterà a partire da settembre e dunque prima del verdetto finale del processo che vede come principale imputato don Gabriele Martinelli, 28enne “tutore e coordinatore delle attività dei seminaristi”, accusato di aver violentato un ragazzino “in diversi tempi e luoghi nello Stato della Città del Vaticano”, il tutto “abusando della sua autorità” sui ragazzini.
Lo spostamento era stato già annunciato da Papa Francesco in una recente udienza in cui il pontefice aveva ringraziato il rettore, don Angelo Magistrelli, "per l’opera compiuta dalla fondazione dell’istituzione, riconoscendo che essa conserva la sua validità educativa e chiedendo che possa continuare l’apprezzato servizio liturgico svolto dai giovani studenti nella Basilica di San Pietro in Vaticano”. Nessuna parole invece sull’ex rettore del Preseminario San Pio X, il 71enne don Enrico Radice, accusato di intralcio alle indagini nello stesso processo per aver coperto a più riprese don Martinelli aiutandolo ad “eludere le investigazioni, dopo reati di violenza carnale e libidine” compiuti quando Martinelli aveva tra i 14 e i 20 anni cioè tra il 2007 e il 2012.