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Abusi sessuali su una 12enne nel villaggio turistico: nessun processo perché l’indagato è irreperibile

La vicenda in Puglia dove il Gup di Lecce ha emesso la sentenza di non luogo a procedere a carico del presunto responsabile della violenza sulla 12enne in quanto irreperibile. Per il giudice non c’è prova che l’imputato abbia avuto conoscenza del procedimento giudiziario a suo carico.
A cura di Antonio Palma
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È accusato del gravissimo reato di abusi sessuali su una minore 12enne nel villaggio turistico in cui lavorava ma per l’uomo non ci sarà alcun processo perché è irreperibile. La vicenda in Puglia dove il Gup del Tribunale di Lecce, Anna Paola Capano, ha emesso la sentenza di non luogo a procedere a carico del presunto responsabile della violenza in quanto irreperibile. Tribunale e forze dell’ordine hanno cercato di contattarlo in vari modi senza però riuscire a reperire un indirizzo valido.

Secondo il giudice per le udienze preliminari, dunque, non si può andare oltre nel processo in quanto non c'è prova che l'imputato abbia avuto conoscenza della pendenza del procedimento giudiziario a suo carico. L’uomo era stato informato solo della denuncia, presenta dai genitori della 12enne solo a fine vacanza e aveva rigettato ogni addebito, poi di lui non si è saputo più nulla. Non è escluso che l’uomo, un ragazzo di 28 anni di origini cubane, possa aver lasciato l’Italia.

I gravi fatti contestati risalgono all’agosto del 2022 quando il giovane lavorava come animatore in un villaggio turistico di Otranto dove la ragazzina e i genitori stavano trascorrendo la vacanza. La minore aveva raccontato che il 26 agosto 2022 l’animatore l’avrebbe stordita con un drink abusando poi sessualmente di lei. La ragazzina aveva rivelato di aver ballato con lui in pista nel corso di una serata evento organizzata nel villaggio e di aver accettato l’offerta del drink prima degli abusi che si sarebbero consumati in bagno.

Il 28enne ha confermato l’incontro alla festa ma ha negato ogni abuso. L’uomo ha sostenuto che la ragazzina si è inventata tutto con le amiche, che la minorenne avrebbe assunto alcol fino ad ubriacarsi per poi inventare la violenza per nascondere ai genitori la sbronza. Ascoltata in incidente probatorio, in audizione protetta, la minore però ha confermato il racconto esposto nella querela facendo scattare le ulteriori indagini a carico dell’animatore.

Quando gli agenti della questura di Milano si sono recati presso la residenza del giovane per notificargli l'atto di fissazione dell'udienza preliminare, però, non hanno trovato alcun nominativo sul citofono in uno stabile sprovvisto di portineria. Si è scoperto così che l'ultima volta in cui il 28enne è stato visto risale al 23 aprile 2023. Da allora nessuno lo ha più incrociato o sentito, nemmeno l’avvocato.

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