Abusi e minacce di morte alla moglie, 70enne arrestato nel Reggiano: “Violenze davanti ai nipotini”
Da oltre dieci anni vessava la moglie tra le pareti di casa: insulti, minacce, violenze fisiche. In un’occasione i maltrattamenti erano avvenuti anche davanti ai nipoti della coppia, minorenni.
È l’agghiacciante quadro che emerge dalla denuncia della donna ai carabinieri di San Polo d’Enza (Emilia Romagna), che ha portato all’arresto del marito, un 70enne reggiano.
L’incubo della donna residente in provincia di Reggio Emilia andava avanti da oltre dieci anni, almeno dal 2002. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, l’uomo esercitava continue violenze nei confronti della moglie, sia fisiche che psicologiche.
Ai continui insulti ed epiteti offensivi si affiancavano ritorsioni e minacce, come la promessa di distruggere l’abitazione nella quale la donna abitava facendola così finire per strada. L’uomo, inoltre, controllava da anni le spese della moglie e le sottraeva i soldi.
A completare il quadro, la vittima era sottoposta a costanti vessazioni fisiche, maltrattamenti che si traducevano in spinte, schiaffi, pugni. Una spirale ininterrotta di violenza alla quale avrebbero assistito anche i nipoti minorenni della coppia.
In una occasione, l’uomo avrebbe afferrato la moglie spingendola dentro casa per evitare che questa potesse scappare dalle sue grinfie.
È quanto emerge dalla denuncia raccolta dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, ai quali la donna si è rivolta per uscire dall’incubo che la rendeva prigioniera tra le mura domestiche.
A seguito delle indagini dei militari, l’uomo, un 70enne anch’egli residente nel reggiano, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati, poiché commessi davanti a dei minorenni.
La Procura del Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, ha richiesto e ottenuto nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie: non solo non potrà tassativamente avvicinarsi alla donna e a i luoghi da lei abitualmente frequentati, ma avrà anche il divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo, anche per interposta persona.