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Abusava delle allieve 12enni adescandole con soldi e regali: arrestato un insegnante

Un insegnante di un istituto primario di Massa Carrara è stato arrestato con l’accusa di abusi e detenzione di materiale pedopornografico. L’uomo avrebbe abusato di più di 10 minori dopo averle adescate con soldi e regali. Si indaga su una possibile rete di pedofili che potrebbero aver acquistato foto e video dall’insegnante.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un insegnate di alcune scuole primarie del territorio apuano è stato arrestato con l'accusa di abusi sessuali e detenzione di materiale pedopornografico ai danni di alcune piccole allieve delle sue classi. L'insegnante è stato arrestato dalla Compagnia di Massa e l'uomo avrebbe abusato di almeno 10 minori che frequentavano le scuole medie. In altri episodi, però, le bambine sarebbero state ancora più piccole. I fatti contestati dalla Procura di Massa Carrara si riferiscono all'anno scolastico in corso.

Stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione, a far nascere l'inchiesta sarebbe stata la mamma di una delle bimbe vittime di abusi. Controllando il suo cellulare, si sarebbe accorta che qualcosa non andava e avrebbe poi chiesto spiegazioni: la ragazzina a quel punto ha raccontato alla mamma di aver avuto un appuntamento con il docente a casa sua e di aver dovuto rispondere a "domande particolari" durante gli incontri. A questo punto, la madre della bambina ha sporto denuncia ai carabinieri dando ai militari anche il contenuto del cellulare della figlia.

La Procura ha subito disposto una perquisizione a casa del docente dove i carabinieri hanno trovato e sequestrato una serie di dispositivi informatici. Per l'uomo è stato emesso un provvedimento di sospensione dall'insegnamento: i carabinieri, infatti, sarebbero riusciti a trovare quasi immediatamente nel cellulare e nel pc dell'insegnante materiale pedopornografico con foto e video di minorenni sue allieve. Le ragazzine sono state sentite alla presenza di uno psicologo: una decina frequentano le scuole medie, ma in diversi casi le bambine sarebbero anche più piccole.

Secondo quanto ricostruito, l'uomo sarebbe riuscito a convincere le allieve ad andare a casa sua con la promessa di "divertimento, regali e soldi" in cambio di "giochini". Dalle chat analizzate dagli investigatori sarebbe inoltre emerso una sorta di prezziario: alcune foto avrebbero avuto un costo maggiore rispetto ad altre "in base alle pose assunte dalle bimbe".

Nelle foto e nei video, le minorenni sarebbero state infatti costrette a posare con giochi erotici e con biancheria da donna. Ma l'orrore, purtroppo, potrebbe non essere finito: secondo i primi risultati delle indagini, l'insegnante era in contatto con altri pedofili che potrebbero aver acquistato da lui le fotografie delle piccole studentesse.

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