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Firenze, abusano di 12enni e filmano tutto: madre scopre video sul telefono del figlio e denuncia

Il coraggio di una madre, che ha trovato i video sul telefono del figlio, ha portato alla scoperta della tremenda storia di abusi sessuali su due dodicenni durante una festa in casa a Firenze. 24 minori denunciati tra cui 15 non presenti alla festa ma che avevano sui cellulari quei video.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante quei video degli abusi circolassero da settimane, nessuno aveva denunciato il fatto e solo il coraggio della madre di uno dei ragazzini ora indagati ha permesso di portare alla luce la tremenda storia di abusi sessuali su due dodicenni durante una festa in casa a Firenze. La donna, dopo avere scoperto un video sul telefono del figlio, infatti, ha subito contattato la polizia facendo scattare le indagini.

È quanto emerge dall’inchiesta condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale per la Toscana, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, che ieri ha portato alla denuncia di 24 minori tra cui 15 non presenti alla festa ma che avevano sui cellulari quei video. Analizzando il cellulare del figlio minorenne della donna, infatti, gli agenti hanno scoperto le scene di sesso con le due minorenni ma anche ulteriori video di quella serata di capodanno tra minori sfociata in un festino a base di droga e alcol.

Le accuse di stupro e divulgazione di materiale pedopornografico

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di evidenziare le voci in sottofondo di altri minori che incitavano i protagonisti a compiere atti sessuali. Per la maggior parte degli indagati l’accusa è di aver fatto circolare quei video attraverso le chat su WhatsApp e per loro si ipotizza il reato di produzione, detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Per sei di loro invece l’accusa più grave di violenza sessuale perché avrebbero avuto rapporti sessuali con ragazze dodicenni che, secondo la legge, non hanno compiuto l’età minima per il consenso che è di tredici anni.

I 6 indagati e i 17 minorenni alla festa

Tra i sei vi è anche lo studente di 14 anni che aveva messo a disposizione la casa dei propri genitori per la festa. Tutti loro tutti hanno raccontato che le ragazzine avrebbero mentito sull’età per partecipare alla festa che vedeva la partecipazione di 17 minorenni tra cui 9 ragazzi e 8 ragazze e nessuno oltre i 16 anni.

Secondo gli inquirenti, durate la festa dunque “alcuni minori avrebbero compiuto atti sessuali con le due dodicenni, abusando della loro condizione di inferiorità psichica, derivante dalla giovanissima età e dall’assunzione di sostanze alcoliche e stupefacenti”. Alcuni, invece, “avrebbero assistito alla scena, documentandola con foto e video” poi “divulgati dagli altri partecipanti alla festa sulle piattaforme di messaggistica istantanea, diventando virali”.

La diffusione dei video e il commento degli inquirenti

I video in questione “sarebbero stati ricevuti e visualizzati da numerosi altri coetanei dei protagonisti, i quali, con altrettanta leggerezza, incuranti dei danni che avrebbero potuto causare ai diretti interessati e delle eventuali conseguenze penali, li avrebbero a loro volta condivisi con altri”. Dalle indagini è emerso “un quadro sconfortante, in cui accanto all’assoluto svilimento delle persone offese, degradate e considerate al pari di oggetti con cui soddisfare un mero bisogno fisico, si collocano la superficialità e l’indifferenza di chi assiste divertendosi, di chi riprende con soddisfazione e curiosità, di chi divulga con inconsapevolezza, banalizzando fatti in realtà molto gravi” è il commento degli inquirenti.

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