Abu Mazen incontra papa Francesco: “Stati seguano Vaticano, riconoscano Palestina”
“La Santa Sede ha riconosciuto completamente la Palestina come Stato indipendente e spero che altri Paesi seguano l'esempio del Vaticano e riconoscano lo Stato palestinese”, è quanto ha detto il presidente palestinese Abu Mazen incontrando i giornalisti dopo essere stato ricevuto in udienza da papa Francesco, udienza cui è seguita l'inaugurazione dell'ambasciata palestinese presso la Santa Sede. Il colloquio tra il Pontefice e il presidente palestinese è andato avanti per oltre venti minuti. Bergoglio ha accolto il presidente salutandolo in spagnolo: “Mi fa piacere riceverla”, gli ha detto. “Anche io sono contento di stare qui”, gli ha risposto Abu Mazen, arrivato con una delegazione di 10-15 persone. Al momento della presentazione del seguito, un giovane palestinese ha offerto a Bergoglio una maglietta di calcio con i colori della Palestina, gli ha detto qualcosa sul San Lorenzo (la squadra argentina per cui tifa il Pontefice) che ha fatto ridere il Papa e poi gli ha anche spiegato che sua moglie è argentina.
Tra i doni al Papa una pietra proveniente dal Golgota – Come da tradizione c’è stato poi uno scambio di doni. Abu Mazen ha presentato a papa Francesco cinque regali: un'icona antica con il volto di Gesù, una pietra del Golgota presa dalla chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, un dvd con la documentazione sulla ristrutturazione in atto della basilica della Natività, il libro “Palestine and the Holy See” sulle relazioni diplomatiche tra i due Paesi e un'icona dorata della Sacra Famiglia. Bergoglio, a sua volta, ha donato ad Abu Mazen la medaglia dell'Anno giubilare e due suoi scritti, l'Amoris Laetitia e la Laudato sì in arabo. L’incontro di oggi tra il Pontefice e il presidente palestinese arriva dopo l'avvio dell'Accordo globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina del 26 giugno 2015, contestualmente all'apertura dell'ambasciata di Palestina presso la Santa Sede.