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Aboliti tutti i voti sotto il 4: la scelta dell’Alto Adige per il nuovo anno scolastico

Una legge provinciale altoatesina abolisce di fatto i voti sotto il 4, seguendo l’esempio di Austria e Germania. Solo i presidi potranno fare eccezioni in casi particolari.
A cura di Davide Falcioni
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Poco meno di centomila studenti dell'Alto Adige questa mattina sono tornati a scuola per un nuovo anno scolastico, con un'importante novità ad attenderli: una legge provinciale infatti abolisce di fatto i voti sotto il 4, seguendo l'esempio di Austria e Germania, dove addirittura esiste solo un voto negativo. In casi particolari, esiste comunque un margine di discrezionalità per i dirigenti scolastici. In Provincia di Bolzano, da tempo, il 2 e 3 erano già molto rari, perché una raccomandazione invitava i prof ad evitare queste valutazioni ‘condanna', difficilmente recuperabili.

Nei mesi scorsi è stata discussa ampiamente la legge locale, promossa dall'assessore Philipp Achammer, che abolisce i voti sotto il 4, che ora è entrata definitivamente in vigore. Per i sostenitori, ovvero la stragrande maggioranza, un 2 e un 3 sono un pesante macigno e per di più non hanno alcun effetto pedagogico. Il fronte del no, che nel dibattito rappresenta una risibile minoranza, evidenzia invece che in questo modo vengono premiati i fannulloni.

"Siamo i primi in Italia a non scendere sotto il 4 e come papà sono favorevole. In questo modo diamo una mano agli studenti a non essere troppo demoralizzati", ha commentato il consigliere comunale di Bolzano Roberto Selle, conversando con i giornalisti.

"Il nostro leitmotiv è ‘nessuno rimane indietro', perché la scuola pone le basi della nostra società e per questo deve essere inclusiva", ha sottolineato l'assessore alla scuola di lingua italiana Giuliano Vettorato. Per questa ragione sono stati avviati vari progetti. In Alto Adige è attivo uno sportello psicologico e sono state predisposte iniziative per i ragazzi con lo spettro autistico, altri per bisogni educativi speciali oppure disturbi comportamentali. Per quanto invece concerne il blocco ai voti sotto il 4 l'esponente della Lega esprime "massima fiducia nella professionalità dei dirigenti e dei docenti. I consigli di istituto potranno tranquillamente valutare la scala di voti da dare". Per il suo omologo ladino, Daniel Alfreider, "un voto troppo basso ha effetti negativi anche sulle altre materie, perché tutta l'energia viene solo più spesa per recuperare".

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