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“Abbiamo fatto sesso in auto e mi ha derubato”, ma in aula non la riconosce

Si era appartato con una ragazza nel mercato di Fabriano e dopo si sarebbe accorto che la catenina d’oro che portava al collo non c’era più. Ha accusato una rumena di 32 anni. Ma in tribunale non l’ha nemmeno identificata.
A cura di B. C.
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"Hai fatto sesso con me in auto e mi hai derubato della catenina d'oro". Questa l'accusa che un uomo di 60 anni di Fabriano ha rivolto ad una donna di 32 anni di origini romene, residente a Perugia. E così l'ha portata in tribunale, ma al momento della ricognizione, non l'ha riconosciuta. Un caso fin troppo facile per il suo avvocato Giacomo Manduca che ha chiesto ed ottenuto l'assoluzione. Il momento più importante del processo ieri quando il 60 enne, messo di fronte a tre ragazze somiglianti all'imputata per tratti somatici, è stato chiamato a riconoscere la presunta ladra. Ma l'uomo, non solo punto il dito contro un'altra persona – un'avvocatessa che si era offerta per il confronto – ma ha addirittura escluso per prima proprio l'imputata. La denuncia del fabrianese risale ad un anno fa: ottobre 2012, giorno di mercato. Avvistata la ragazza, ci si mette a parlare. Dopo un po' i due si appartano. Solo qualche effusione, poi la giovane va via. Il 60 enne, però, non aveva più la collanina d'oro. Più tardi, la sera, proprio nella stessa zona, l'uomo dice di sentire la voce della rumena, chiama i carabinieri e la denuncia.  Ma secondo la difesa, la testimonianza dell'uomo è inattendibile. Non solo perché la 32 enne sarebbe stata riconosciuta solo dalla voce ma soprattutto perché la donna aveva l'obbligo di firma a Perugia alle 17. Per questo il furto è impensabile che sia riuscita a tornare a Perugia per firmare e quindi al mercato di Fabriano la sera stessa.

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