“Abbiamo detto addio all’Italia e al posto fisso, e ora finalmente siamo felici”
Alvin ha 37 anni, Marica ne ha 34. Originari di Modena poco più di un anno fa hanno deciso di lasciare l'Italia per andare a vivere alle Canarie, in mezzo ci sono state alcune tappe in Francia e Portogallo. Entrambi hanno detto addio a un lavoro a tempo indeterminato, il cosiddetto posto fisso, per vivere da nomadi digitali.
Lo hanno fatto perché non vogliono "che qualcuno disponga della loro vita e della loro libertà". In Italia – dicono a Fanpage.it – che non torneranno mai perché "non è un paese che agevola chiunque voglia lavorare come imprenditore, ma nemmeno come lavoratore dipendente a causa della pressione fiscale, della pressione sociale, ma soprattutto dell'incertezza continua rispetto al futuro".
“Più o meno un annetto prima dell'arrivo del Covid-19 ho pensato al lavoro che stavo facendo e non mi sentivo realizzato – racconta Alvin – sentivo che il mio posto era altrove. A un certo punto mi sono chiesto: ma io qui cosa ci sto a fare? E così abbiamo iniziato a muoverci. Qui alle Canarie c'è un senso di libertà che non ho trovato altrove, qui il tempo è come se fosse fermo, non c'è la frenesia che c'è in Italia, in città come Milano, Bologna: traffico, smog, ansia in qualsiasi cosa si faccia. Tutto questo qui non esiste”
Alvin a un certo punto della tua vita hai deciso di lasciare l'Italia e andare a vivere alle Canarie
Io ero un dipendente statale, mi occupavo della gestione delle case popolari di Modena, città in cui vivevo con la mia compagna, che invece lavorava in una palestra, anche in questo caso non privata, era una sorta di parastatale, lei guadagnava sui 1.100 euro e io 1.300/1.400 più o meno. Insomma possiamo dire che "facevo il posto fisso". Avevamo una vita come tante, eravamo una famiglia apparentemente felice.
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Poi cosa è successo?
Più o meno un annetto prima dell'arrivo del Covid-19 ho pensato al lavoro che stavo facendo e non mi sentivo realizzato, nonostante lo facessi anche molto bene, sentivo che il mio posto era altrove, in più c'è stato un episodio che mi ha fatto capire che qualcosa doveva cambiare. Tutti abbiamo quell'evento nella vita che cambia il nostro modo di vedere le cose, quel click.
Cosa ti ha fatto scattare quel click?
Un giorno il mio cane stava male e io non avevo i soldi per curarlo. Nonostante tutto, io non potevo aiutare chi amavano. Lì ho capito che stavo sbagliando qualcosa, che le cose dovevano cambiare, così ho deciso di lasciare il mio lavoro. Non era solo una questione economica, ma anche di tempo.
Mi sono buttato nel mondo digital: ho iniziato a muovere i primi passi online non senza difficoltà, ti dico solo che per un periodo davvero facevamo fatica a pagare l'affitto e le spese. Poi anche la mia morosa ha perso il suo lavoro a causa della pandemia e si è unita a me nell'idea di lavorare online. E così siamo rimasti in Italia fino allo scorso anno quando abbiamo poi deciso di spostarci definitamente alle Canarie.
Perché avete scelto le Canarie?
C'eravamo stati più volte e ce ne siamo innamorati, tanto da decidere di tornarci a vivere. Insomma siamo dei nomadi digitali che hanno scelto di vivere in pianta stabile, per il momento, alle Canarie. Qui c'è un clima pazzesco, tutto l'anno, ci sono dei colori magnifici che sembrano finti, e in più le persone sono sempre cordiali e disponibili. C'è un senso di libertà che non ho trovato altrove. E poi qui che tu sia straniero o turista vieni accolto sempre col sorriso, non come accade in Italia, o anche in altri paesi d'Europa.
Per un periodo abbiamo vissuto anche in Francia, a Parigi, e siamo quasi scappati, per il clima ma soprattutto per la poca accoglienza ricevuta, non è stato facile. Idem in Portogallo, dove piove quasi sempre, e dove c'è tanta diffidenza verso chi non è portoghese.
Che lavoro fate ora tu e la tua compagna?
Ora qui la mia compagna ha una Fitness Academy e online impartisce lezioni e sviluppa allenamenti personalizzati: ha sfruttato un trend che si è sviluppato durante la pandemia, quello di allenarsi a casa e non più solo in palestra. Io invece ho una scuola di formazione e consulenza per chi vuole lavorare online, o meglio sviluppare le proprie idee imprenditoriali.
Com'è il costo della vita lì?
Io vivo a sud di Gran Canaria che è molto turistica come zona, e quindi il costo della vita è piuttosto caro, ma a nord ad esempio si vive benissimo. Con uno stipendio italiano si vive più che bene. Qui il tempo è come se fosse fermo, non c'è la frenesia che c'è in Italia, in città come Milano, Bologna, o altre grandi città: traffico, smog, ansia in qualsiasi cosa si faccia. Tutto questo qui non esiste.
Avete detto no al "posto fisso", però non mi hai detto perché siete andati via dall'Italia
Perché non è un paese che agevola chiunque voglia lavorare come imprenditore, ma nemmeno come lavoratore dipendente. La pressione fiscale, la pressione sociale, l'incertezza continua rispetto al futuro. A un certo punto mi sono chiesto: ma io qui cosa ci sto a fare?
Cos'è che avresti voluto avere in Italia e che non hai trovato?
Avrei voluto trovare più persone che mi stimolassero ad avere una crescita, sia personale che economica, invece ho sempre e solo trovato tante persone che mi limitavano.
Torneresti mai in Italia?
Assolutamente no, mi mancano ovviamente i paesaggi, mi manca il cibo, anzi la frutta soprattutto. Ma per il resto non c'è niente di stimolante, vivere come si vive ora in Italia è inaccettabile. A un certo punto abbiamo anche pensato di andare al Sud Italia dove il clima è migliore e si vive una vita meno frenetica, ma la mancanza di servizi ci ha fatto desistere.
Non ti manca l'idea di avere un lavoro stabile, il "posto fisso" come mi dicevi prima?
No, perché il lavoro fisso implica l'idea di mettere la tua vita a disposizione di qualcun altro. Con un lavoro fisso non puoi decidere quando andare in vacanza e dove, visto che i soldi sono quelli che decidono di darti ovviamente, e se pensiamo a cose più concrete, non puoi nemmeno decidere se e quanti figli avere, perché nel lavoro anche le famiglie sono viste come un peso. Non potrei più tornare indietro.