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Abbandona il figlio disabile: padre costretto a un risarcimento da 100mila euro

Il padre di un ragazzo disabile è stato condannato dal tribunale di Milano a pagare un risarcimento da 100mila euro per aver abbandonato il figlio e aver rifiutato di mantenerlo e di avere contatti con lui. Alla madre è stata riconosciuta la somma di 60mila euro per il mantenimento più altri 25mila euro per le spese sanitarie affrontate dal figlio.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un risarcimento da 100mila euro per aver abbandonato il figlio disabile: è la cifra che un padre che ha rifiutato di avere contatti con il figlio disabile sarà costretto a risarcire secondo quanto stabilito da una sentenza del tribunale di Milano. Il figlio verrà risarcito per la perdita del genitore e per quella che viene definita come “deprivazione della figura paterna”. La sentenza si basa sulla richiesta della madre del ragazzo affetto da una grave paralisi celebrale. Il padre, pur avendo riconosciuto ufficialmente il figlio all'Anagrafe, lo ha sempre rifiutato e non ha avuto quasi alcun contatto con lui.

La donna ha citato in giudizio il padre del ragazzo per l’adempimento degli obblighi di mantenimento. La condanna a carico dell’uomo riguarda tutte le spese sostenute dalla nascita del figlio, nel 1982, alla data del primo versamento ricevuto nel settembre del 2012. In questo computo, inoltre, rientrano anche il risarcimento dei danni patrimoniale e non patrimoniale subiti dal ragazzo a causa della mancanza della figura paterna. Secondo quanto risultato e poi emerso grazie alla sentenza, il padre ha sempre rifiutato il figlio naturale, decidendo di non contribuire al suo mantenimento ma rifiutandosi anche di incontrarlo, fatta eccezione per due occasioni.

Rimborso anche per la madre: 85mila euro tra mantenimento e spese sanitarie

Secondo quanto stabilito dal tribunale di Milano, per il bambino e per la sua crescita è imprenscindibile la presenza di entrambi i genitori. Alla madre è stata riconosciuta la somma di 60mila euro per il mantenimento, nonché di 25mila euro per le spese sanitarie sostenute per affrontare i problemi di salute del figlio. I giudici hanno stabilito che il comportamento del padre ha influito in maniera negativa sullo sviluppo psichico del ragazzo. Per stabilire la cifra i giudici hanno fatto ricorso alle tabelle milanesi per la liquidazione del danno non patrimoniale in seguito alla perdita del rapporto parentale. L'importo è stato poi ricalcolato sulla base del fatto che il padre non è deceduto e che quindi la perdita non è stata definitiva e irrecuperabile.

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