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A Verona inquietante volantino della “Palestra di fascismo” alla vigilia del Giorno della Memoria

Il volantino, recapitato in parecchie casette postali a Borgo Trento, elenca una serie di slogan neo fascisti annunciando l’apertura di una fantomatica “Palestra di fascismo”.
A cura di Antonio Palma
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A poche ore dalle commemorazioni del Giorno della Memoria, inquietante episodio a Verona dove nelle cassette postali dei residenti del Quartiere di Borgo Trento son apparsi dei volantini con il volto in bella mostra di Benito Mussolini che annunciato l’apertura di una fantomatica “Palestra di fascismo”, "perché il fascismo è lo sort completo". Il volantino in bianco e nero in realtà non indica alcun indirizzo né recapiti di alcun tipo né tantomeno date di apertura, limitandosi ad annunciare l’arrivo della palestra con uno “sbarco imminnete nel quartiere Trento”. In realtà il volantino, consegnato a mano nei giorni scorsi in parecchie casette postali di Borgo Trento, elenca solo una serie di slogan neo fascisti sotto un cubitale titolo che indica una sedicente associazione “Arcobaleno nero” a la sottostante scritta “la prima palestra di fascismo a Verona”. Una iniziativa di ignoti che potrebbe rappresentare una provocazione ma che ha già scatenato molte reazioni e anche una denuncia.

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“Ci auguriamo che i responsabili di questa propaganda, che è chiaramente apologia di fascismo, vengano individuati e perseguiti ai sensi di legge2, hanno dichiarato i consiglieri comunali del Partito Democratico mentre il consigliere comunale Michele Bertucco ha presentato un esposto in Procura. “Non possiamo che ribadire la necessità di una netta presa di posizione, da parte di tutte le istituzioni locali, a favore dei valori e delle prassi democratiche, contro i rigurgiti di fascismo e di intolleranza che da tempo scuotono il nostro territorio. Sono questi atti, e non i giornalisti che li riportano o li indagano, ciò che mette in cattiva luce la città nei confronti del resto del Paese e del resto del mondo. La città ha un grosso problema con le influenze negative dei gruppi di estrema destra” aggiungono i segretari provinciale e comunale del PD. “Di fronte a questa provocazione, che susciterebbe orrore anche se si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto, l’unica risposta possibile è che la politica, compatta, faccia capire a questi personaggi che per loro, a Verona, non c’è spazio di cittadinanza” spiegano dal movimento civico Traguardi.

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