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A Verona 13 neofascisti hanno aggredito i marocchini che festeggiavano la vittoria ai mondiali

Tredici giovani, tutti estremisti di destra, hanno aggredito alcuni marocchini che ieri a Verona festeggiavano la vittoria della loro squadra ai mondiali di calcio: 4 auto danneggiate e una donna ferita. Identificati tutti i picchiatori.
A cura di Davide Falcioni
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Se sei marocchino e vivi a Verona non puoi festeggiare il successo della squadra di calcio del tuo Paese ai campionati mondiali. Questo è quello che vorrebbero una quindicina di neofascisti della città veneta che ieri sera, dopo il successo del Marocco sulla Spagna, hanno dato vita a episodi di guerriglia urbana con auto distrutte, pestaggi e feriti.

Ma andiamo con ordine: dopo il calcio di rigore decisivo battuto del calciatore marocchino Achraf Hakimi, che ha sancito per la prima volta il passaggio dei "Leoni dell'Atlante" ai quarti di finale della Coppa del Mondo, i loro sostenitori si sono riversati nel centro di Verona e sui gradini della Gran Guardia, in piazza Bra, agitando bandiere e suonando i clacson, ballando e cantando per festeggiare un storico risultato, mai conseguito prima da una compagine africana. Sul posto a controllare la situazione erano presenti le forze dell'ordine, per garantire che tutto si svolgesse in sicurezza, con la polizia locale che ha deviato il trasporto pubblico in piazza Cittadella.

Quei festeggiamenti evidentemente non sono piaciuti a un gruppo di nostalgici neofascisti veronesi, che hanno deciso di "farla pagare" agli stranieri colpevoli, evidentemente, di gioire per il successo della loro squadra.

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 A partire dalle ore 20 nella Questura di Verona sono iniziate ad arrivare numerose chiamate che indicavano la presenza di una quindicina di giovani vestiti di nero e col volto travisato, che tentavano di avvicinarsi alla zona in cui i tifosi marocchini stavano festeggiando. "Circa mezzora dopo, intorno alle 20.30, sono state invece segnalate delle aggressioni con danneggiamenti alle vetture in transito da parte di questo gruppo", fanno sapere dalla polizia.

Intervenuti sul posto, gli agenti sono riusciti ad intercettare ed identificare i responsabili delle aggressioni: si tratta di 13 giovani, tutti riconosciuti dal personale della Digos scaligera come militanti in gruppi di estrema destra della città. Gli uomini – quasi tutti incappucciati – hanno assaltato, catene alla mano, alcune automobili danneggiandone almeno quattro e ferendo una donna fortunatamente non in modo grave.

Il solito "coraggio" che da sempre contraddistingue i fascisti, vecchi e nuovi.

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