A Trieste sarà vietato bere alcolici nei parchi e dare l’elemosina ai mendicanti
Vietato bivaccare a Trieste. Il nuovo regolamento di polizia urbana del comune di Trieste sta cambiando le regole e inserendo numerose norme per il contrasto dei comportamenti ritenuti incompatibili con la tenuta dell'ordine pubblico. In particolare a Trieste non ci si potrà più sdraiare per terra o sulle panchine oppure bivaccare nelle strade e piazze cittadine. Nel nuovo regolamento si legge: "Vietato stazionare seduti, sdraiarsi a terra o bivaccare nelle strade, piazze, marciapiedi, sotto i portici, nei pressi di edifici di valore storico e monumentale, nonché sdraiarsi sulle panchine impedendone ad altri il normale utilizzo". Sarà inoltre vietato "effettuare qualsiasi forma di accattonaggio che crei molestia alle persone richiedendo denaro e sarà vietato allo stesso modo dare denaro ai mendicanti "sulle aree pubbliche o aperte al pubblico".
E per finire, la nuova normativa prevede anche il divieto assoluto di fumare o bere alcolici in tutti i giardini pubblici della città. Il regolamento di Polizia urbana è stato approvato giovedì scorso dalla Giunta guidata da Roberto Dipiazza ed è "pienamente condiviso" da tutte le forze di maggioranza di centrodestra. Adesso, dopo l'approvazione, le nuove norme dovranno passare al vaglio delle circoscrizioni rionali e della Commissione consiliare per passare poi al definitivo via libera del Consiglio comunale. I nuovi divieti hanno l’obiettivo di regolare l'ordine pubblico, ma anche di tutelare il decoro dell’ambiente urbano e la salute dei cittadini, spiegano da Trieste.
Le norme prevedono inoltre numerose sanzioni che vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 90 per la violazione dei nuovi divieti introdotti. Pugno duro contro il fenomeno dei writers, per esempio: coloro che "imbrattano in qualsiasi modo edifici e manufatti pubblici" rischieranno una pesante multa. Stesso discorso per chi "rimuove o danneggia attrezzature e impianti pubblici, giochi, arredi urbani", prevista una sanzione da 10.000 euro, oltre alle spese di ripristino degli oggetti danneggiati. I parcheggiatori abusivi rischiano da 25 a 250 euro di multa, mentre gli automobilisti che fermano l’auto per "contrattare ovvero concordare prestazioni sessuali effettuate da chi esercita la prostituzione su strada" vanno incontro a una sanzione da 250 a 1500 euro.