A Pasqua prezzo benzina torna a salire ma gli italiani non rinunciano all’auto: 11 milioni in viaggio
I prezzi dei carburanti tornano a salire all’indomani del taglio della produzione petrolifera deciso dall’Opece e per Pasqua si rischia una nuova stangata per gli automobilisti italiani che però al momento non sembrano voler rinunciare all’auto visto che il traffico è tornato ampiamente ai livelli pre pandemia. L’andamento dei prezzi di benzina e gasolio, dopo mesi di assestamento, sono tornati pian piano a salire e in alcune zone sul servito si registrano prezzi già ampiamente sopra la soglia psicologica dei 2 euro al litro.
Già prima del fine settimana di Pasqua i listini carburanti dei prezzi consigliati dei maggiori marchi alle pompe, infatti, hanno fatto registrare aumenti costanti e con la decisione Opec si rischia ora una nuova corsa al rialzo. Se il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è fermo a 1,864 euro/litro, con punte di 1,872 euro/litro, e il prezzo medio praticato del diesel self è 1,770 euro/litro, sul servito per la benzina infatti il prezzo medio praticato è 2,003 euro/litro.
Per quanto riguarda la media del prezzo del diesel servito è 1,915 euro/litro co punte di 1,984 euro/litro. I prezzi praticati del Gpl si trovano tra 0,794 e 0,812 euro/litro. Infine il metano mostra prezzi medi tra 1,631 e 1,730 euro/kg.
La associazione dei consumatori denunciano una possibile speculazione proprio in vista delle feste pasquali quando tanti italiani si metteranno in viaggio. “Il rialzo dei prezzi della benzina registrato lungo la rete italiana potrebbe essere frutto di manovre speculative in vista delle partenze degli italiani per le festività di Pasqua” denunciano senza mezzi termini da Assoutenti, ricordando che “anche nell'ipotesi in cui il petrolio dovesse subire repentine fiammate, gli effetti alla pompa si vedrebbero solo dopo alcuni giorni”
“Se si considerano gli spostamenti degli italiani in auto lungo la penisola durante la Pasqua e in occasione del ponte del 25 aprile, e i maggiori rifornimenti di carburante che dovranno affrontare le famiglie, i rialzi dei listini della benzina rischiano di determinare una stangata pari a complessivi +120 milioni di euro rispetto alla spesa sostenuta per le festività pasquali del 2022” aggiungono invece dal Codacons.
Gli italiani però per ora non rinunciano all’auto. Secondo un'indagine realizzata da Acs Marketing Solutions per Federalberghi, tra venerdì 7 e martedì 11 aprile saranno 11,5 milioni gli italiani in viaggio, di cui il 95,6% resterà nel nostro Paese. Si prevede un ritorno ai livelli di traffico pre-pandemia, con flussi soprattutto in direzione nord-sud e ovest-est.