“Scossi per la morte di Messina Denaro, meglio di Napolitano”: in paese spuntano i manifesti per il boss
"Gli amici di Orgosolo sono profondamente scossi per la tragica scomparsa di Matteo Messina Denaro". È il testo che si può leggere su un manifesto funebre affisso nei giorni scorsi nella cittadina sarda della provincia di Nuoro, nota per essere la "capitale" del muralismo italiano (la cittadina barbaricina ospita infatti nelle sue strade ben 150 dipinti murali che attirano ogni anno la curiosità di migliaia di turisti) e per aver dato i natali a Graziano Mesina, il più celebre esponente del banditismo sardo del dopoguerra, conosciuto per le numerose evasioni e per il suo ruolo di mediatore nel sequestro di Farouk Kassam.
Ebbene, ieri i residenti di Orgosolo hanno potuto ammirare anche un omaggio al boss di Cosa Nostra morto lunedì a L'Aquila a causa di una grave malattia. Interpellata da Fanpage.it l'agenzia di pompe funebri che ha affisso il manifesto in ricordo dello stragista ha garantito che si è trattato di una semplice goliardata: "Confermo, abbiamo stampato noi quel manifesto, ci è stato commissionato in modalità anonima attraverso un biglietto lasciato all'ingresso della nostra agenzia. Si è trattato di una goliardata, di questo sono sicuro. In paese da giorni si diceva: ‘Facciamo un manifesto per Messina Denaro, così non lo facciamo per Giorgio Napolitano'".
Napoli, prete organizza (poi annulla) messa per Messina Denaro
La "goliardata" di Orgosolo si inserisce in un elenco di omaggi veri e propri all'ex boss mafioso. L'ultimo episodio che ha fatto discutere è stato quello di Casalnuovo, in provincia di Napoli, dove ieri il prete della Parrocchia Licignano – Maria Santissima Annunziata ha annunciato sui social network una messa in ricordo di uno degli autori delle stragi di Capaci e via D'Amelio e di decine di altri omicidi: "Oggi 27.09.2023 ore 19.00 sarà celebrata la S. Messa per Matteo Messina Denaro". Un annuncio che ha lasciato sgomenti e che ha contrariato molti fedeli, che sotto al post non hanno esitato a manifestare la propria indignazione, chiedendo al parroco, don Tommaso Izzo, come fosse possibile organizzare una funzione religiosa in suffragio a un personaggio come l'ex boss di Cosa Nostra, arrestato nel gennaio scorso dopo 30 anni di latitanza e morto lunedì 25 settembre a 61 anni. Poco dopo la messa è stata saggiamente annullata.