Quello che attende i napoletani sarà senza ombra di dubbio un Natale fuori dall'ordinario, con le strade del centro cittadino ancora invase da tonnellate di rifiuti ed il persistere di una situazione insostenibile. In effetti, stando agli ultimi rilievi fatti dai tecnici del Comune, per le strade della città si trovano circa 2200 tonnellate di rifiuti non raccolti, con i passanti costretti ad improbabili "dribbling" durante il loro shopping natalizio. Un disagio dovuto alla cronica inefficienza della catena di smaltimento, cui si aggiunge la difficoltà nel gestire la "sovrapproduzione" di questi giorni da parte dell'azienda che gestisce la raccolta, l'ASIA per l'appunto.
Le previsioni non sono affatto confortanti, dal momento che il rischio è che nel giorno di Natale 2010 siano oltre 4,000 le tonnellate di immondizia per le strade, con un danno incalcolabile per l'immagine della città (del resto, già compromessa dal persistere dell'emergenza, come testimoniato anche dai provocatori "funerali del turismo" celebrati qualche settimana fa). Ovviamente sembra superfluo sottolineare come per l'ennesima volta le promesse ed i proclami delle scorse settimane siano stati puntualmente disattesi nei fatti, così come di nuovo bisogna evidenziare l'assenza di un piano di "ampio respiro" che configuri l'uscita dall'emergenza continua. Certo è che la tensione rischia di salire nuovamente e, dopo che la settimana scorsa la Puglia aveva respinto il grosso carico di rifiuti che non rispettava gli standard stabiliti dall’accordo, le soluzioni (Imola, Basilicata) sembrano davvero di difficile attuazione.
Intanto nel primo pomeriggio alla Camera riprenderà l'esame del decreto sullo smaltimento rifiuti, con l'esito del voto che appare comunque in bilico a fronte della risicata maggioranza su cui può contare il Governo e del resto con un provvedimento giudicato da molti analisti insufficiente e privo delle necessarie risorse finanziarie.