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A Napoli spunta il Festival dell’Illegalità

Stop al folclore che attrae turisti, stop alle botteghe di prodotti tipici, adesso si promuove la cultura dell’abusivismo e l’inefficienza delle istituzioni locali. Ma si tratta chiaramente di una provocazione per denunciare lo stato d’abbandono in cui versa il paese del terrore.
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Partirà proprio da Castel Volturno, teatro di quella feroce spedizione punitiva della camorra che Fanpage ha ricordato proprio una settimana fa in questo servizio, il primo "Festival dell'Illegalità", organizzato dal collettivo Latrones, il movimento artistico della Terra di Lavoro. Un modo per attirare l'attenzione e dire basta ai "carrozzoni dell'ipocrisia", alle pretenziose sfilate pro-legalità che le istituzioni organizzano da anni, lasciando spazio solo a carrellate mediatiche e nulla di concreto per la gente che da anni vive in una terra martoriata dalla criminalità organizzata.

Il collettivo organizzerà mostre ed eventi, in collaborazione con il blog sCaput Mundi e il gruppo Villaggi Globali, tra musica e teatro con la partecipazione di artisti in prima linea ed in trincea da anni, come Peppe Lanzetta e Daniele Sepe. Nel comunicato stampa si legge:

La cultura dell'abusivismo diffuso, l'inefficienza delle istituzioni locali, la massicia presenza dei poteri criminali e tanti altri fattori, hanno indotto gli organizzatori a celebrare ciò che in questi territori è realmente peculiare: l'assenza di regole e controlli, ossia l'illegalità.

Si parte il 29 settembre alle 11 con le prime esibizioni musicali, poi pranzi, cortometraggi, forum di discussione e concerti fino alle 20 con la proiezione del documentario "Ritratti abusivi", realizzato con gli abitanti del Parco Saraceno: 50 famiglie che rischiano lo sgombero.

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