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“A lui servivano altre donne”, la coppia che adescava e violentava baby sitter

Per gli inquirenti marito e moglie adescavano insieme ragazze proponendo lavori da baby sitter con lo scopo di violentarle e seviziarle. La 28enne Giulia Buccaro sostiene però di essere stata succube del marito che aveva sempre bisogno di altre donne. Il 31enne Mirko Altimari invece conferma i numerosi adescamenti ma parla sempre di rapporti consenzienti a pagamento.
A cura di Antonio Palma
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"Sosteneva di amarmi ma che non poteva fare a meno di altre donne. Ero ormai abituata ai suoi tradimenti e così ho ceduto io stessa alle sue richieste sessuali, accompagnandolo ad alcuni incontri. Ero succube di lui", così davanti agli inquirenti si è giustificata Giulia Buccaro, la 28enne veronese accusata di aver adescato ragazze in cerca di un lavoretto solo per farle violentare dal marito Mirko Altimari, ora in carcere con le stesse accuse. "Mirko è un uomo soggetto a scatti d’ira, a improvvisi cambiamenti d’umore durante i quali urla e spacca tutto. Questo per dire che mi teneva in pugno" avrebbe spiegato la donna agli investigatori, come riporta il Corriere del Veneto, ribadendo di essersi prestata alle sue richieste di adescare altre donne perché temeva per se stessa. Una ricostruzione avvalorata da alcuni episodi come quando lo ha accompagnato sotto il palazzo di una squillo limitandosi però ad aspettare in auto col figlio ma che per gli inquirenti non corrisponderebbe del tutto al vero.

Per la Procura veronese, infatti, in realtà la 28enne non si limitava a trovare ragazze e ad accompagnare il marito ma in molte occasioni avrebbe partecipato alle violenze prestandosi a sadici accanimenti sulle vittime al pari dell'uomo. "Mi hanno spento le sigarette sulla schiena, le gambe, le mani. Mi sputavano addosso e sentivo le sigarette che bruciavano la carne, li pregavo di smettere e piangevo" ha raccontato ad esempio una delle vittime rintracciata proprio dalla donna con la scusa di un lavoro da babysistter. Al momento gli inquirenti hanno identificato tre vittime, tutte riprese col cellulare dell'uomo durante le violenze ma il sospetto è che possano essercene delle altre che hanno preferito tacere.

"Lui aveva già contattato in precedenza ragazze che si offrivano come baby sitter però si era svelato quasi subito con loro, proponendo un altro genere di incontro. Qualcuna aveva accettato, altre no. Ho scoperto queste cose due anni fa, curiosando sul suo cellulare. Poi, questa è diventata la normalità" ha raccontato infatti la donna rivelando un modo di fare che sembra andasse avanti da tempo. "È vittima del marito, lo assecondava per la paura che, se fosse emersa la verità, i servizi sociali le avrebbero portato via il bambino" ha confermato il suo legale. Il 31enne dal suo canto conferma i numerosi adescamenti ma parla sempre di rapporti consenzienti a pagamento. "Cercavano lavoro, ho chiesto se per denaro avrebbero accettato rapporti sessuali con me e hanno accettato" ha sostenuto l'uomo che ha cercato di discolparsi anche in alcune lettere inviate alla moglie dal carcere in cui ha affermato: "Solo noi sappiamo che quei video sono organizzati, messe in scena a pagamento e non abbiamo mai fatto male a nessuno".

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