“A Chiusi è arrivata la terza ondata della pandemia”: focolaio Covid partito dalla scuola materna
"Numeri mai avuti, non c’eravamo mai trovati in questa condizione. Siamo entrati in pieno nella terza ondata". Non usa giri di parole Juri Bettollini, sindaco di Chiusi, in provincia di Siena, per descrivere nel corso di una diretta sulla propria pagina Facebook l'emergenza sanitaria che il suo Comune sta affrontando negli ultimi giorni, dopo lo scoppio di un focolaio Covid in una scuola materna, la paritaria del Sacro Cuore. Su un totale di ottomila cittadini, attualmente sono 56 i positivi e altre 143 persone in quarantena precauzionale. Parlando in termini di incidenza, ci sarebbero 700 contagiati ogni 100.000 abitanti. Solo ieri, hanno avuto conferma di positività, secondo quanto reso noto dal primo cittadino, 7 bambini della scuola già in isolamento domiciliare, 2 loro conviventi, 2 colleghi di un genitore di un bambino del Sacro Cuore risultato positivo qualche giorno fa e altre 2 persone dello stesso nucleo familiare già in isolamento domiciliare per contatto con un familiare positivo residente in altro Comune.
Molti dei bambini positivi sono asintomatici e alla loro età non indossano neppure la mascherina. L'istituto da cui è partito il cluster è stato chiuso fino al 6 febbraio compreso "al fine di consentire l’intervento straordinario di sanificazione e valutare l’evolversi della diffusione epidemiologica". Non solo. È stata disposta la chiusura di tutti i parchi pubblici, giardini e aree gioco del territorio comunale e il divieto in qualsiasi orario il consumo di alimenti e bevande nelle altre aree pubbliche o private aperte al pubblico, oltre a quello di sostare in piedi nella superficie o pertinenza esterna dei locali pubblici (bar e ristoranti) e nelle immediate adiacenze pubbliche (strade, piazze, marciapiedi etc) per le persone sia che consumino alimenti e bevande somministrate dal locale sia che non consumino. "Abbiamo preso contatti con Regione e Anci – ha spiegato Bettolini – chiedendo di attivare uno screening a tappeto. Contiamo sull'appoggio delle reti di volontariato. Sottoporre a tamponi l'intera cittadinanza è l'unico modo per rintracciare i casi che sono sfuggiti alle procedure ordinarie di tracciamento".
La situazione è talmente preoccupante che lo stesso sindaco, da tempo in lite con il Pd, ha deciso di "annullare, per senso di responsabilità, il consiglio comunale previsto per venerdì sera prossimo il cui ordine del giorno era dedicato alla verifica di governabilità del Nostro comune e alla discussione sulle mie possibili dimissioni; in un quadro sanitario come questo, non posso aprire nessuna crisi politica ma gestire la situazione nell’unico interesse della salute della nostra comunità; i problemi politici rimangono ma li affronteremo quando saremo nelle condizioni di poterlo fare", si legge ancora in un post pubblicato ieri sera su Facebook.