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Covid 19

A chi toccherà per primo il vaccino Covid AstraZeneca per gli under 55

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri conferma che domani, sabato 6 febbraio, arriveranno le prime dosi del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, che dalla prossima settimana verrà somministrato ad alcune categorie di under55. Si parte con insegnanti, forze ordine, forze armate, personale carcerario. Con AstraZeneca l’obiettivo è ridurre la diffusione del contagio da Covid.
A cura di Susanna Picone
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Il piano vaccinale messo a punto con le regioni e le province sta funzionando “a pieno ritmo". Lo ha detto il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri che in conferenza stampa ha confermato che domani, sabato 6 febbraio, arriveranno le prime dosi del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. A partire da martedì, salvo imprevisti, parte la somministrazione agli under 55 con questo siero, che l’Aifa consiglia di usare per le persone con meno di 55 anni e che quindi ha portato a una modifica del piano vaccinale. Arcuri ha spiegato che i numeri della vaccinazione dimostrano che nonostante i tagli imprevisti delle scorse settimane l'andamento della campagna sta riprendendo a ritmi accettabili e le somministrazioni stanno aumentando costantemente.

Con vaccino AstraZeneca ridurre la diffusione del contagio

"Ora abbiamo un terzo vaccino, quello di Astrazeneca, le cui prime 249.600 dosi arriveranno domani in Italia”, ha confermato il commissario straordinario per l'emergenza Covid aggiungendo che dalla prossima settimana potremmo iniziare a somministrarlo agli italiani. L’obiettivo, con AstraZeneca, sarà ridurre la diffusione del contagio da Coronavirus. "Abbiamo condiviso con le Regioni di optare per un piano parallelo. Usare i vaccini di Pfizer e Moderna per le categorie più a rischio, e quelli di AstraZeneca per le persone fino a 55 anni, come da indicazioni dell'Ema, iniziando con insegnanti, forze dell'ordine, forze armate, personale carcerario. Con AstraZeneca l'obiettivo è ridurre la diffusione del contagio”, ha detto Arcuri.

Vaccino prima a insegnanti e forze armate

I vaccini AstraZeneca verranno quindi somministrati a chi ha meno di 55 anni e si inizierà con gli insegnanti, le forze armate, le forze dell'ordine, i lavoratori nei servizi essenziali, il personale e la popolazione nelle carceri, e quello dei luoghi di comunità. "L'obiettivo di questo secondo gruppo – le parole di Arcuri – è di abbassare la moltiplicazione e diffusione dei contagi" mentre l'obiettivo del primo gruppo a operatori sanitari, ospiti delle Rsa e over 80 "era quello di abbassare la letalità". "Siamo consapevoli – ha aggiunto – che questi obiettivi sono complementari e che solo con copertura ampia riusciremo a uscire da questa lunga notte".

I punti di destinazione dei vaccini e le primule

In Italia ci sono 293 punti di destinazione dei vaccini. Le somministrazioni avverranno poi anche in altre strutture, come le residenze per anziani, e quando tutti gli anziani si saranno vaccinati nei 1.300 punti di somministrazione inizialmente previsti, questi smetteranno di essere utilizzati e se ne aggiungeranno altri decisi dalle regioni. A questi si aggiungeranno anche le primule. Per la realizzazione delle primule sono pervenute "in risposta al bando 4 richieste che tengono insieme 31 imprese", ha detto Arcuri. "Stiamo analizzando i requisiti e abbiamo chiesto al consiglio nazionale degli ingegneri, a quello degli architetti, all'Anci, a conferenza regioni e quella dei rettori" di designare componenti che dovranno valutare il progetto. Questo, ha aggiunto, "nel tentativo di essere del tutto indipendenti nella valutazione e per richiedere alle massime istituzioni competenti un contributo. Questa commissione si insedierà appena possibile".

Entro marzo saranno vaccinate 7 milioni di persone

"Siamo il primo paese europeo per numero di persone vaccinate, tra prima e seconda dose. Abbiamo iniziato la somministrazione della seconda dose, abbiamo vaccinato in questo momento quasi 1 milione di italiani: credo che oggi supereremo il primo milione di italiani definitivamente vaccinati. Il piano vaccinale preparato procede alla velocità massima compatibile con il numero di dosi che arrivano in Italia”, ha detto ancora in conferenza stampa Arcuri. "Ieri sono state somministrate 95.000 dosi, era successo solo il 29 gennaio, il numero massimo in un giorno. Entro marzo, secondo Arcuri, potremmo avvicinarci alla vaccinazione di 7 milioni di italiani. Nel primo trimestre l'Italia avrà il 50% delle dosi di vaccino che erano inizialmente previste. "A gennaio abbiamo ricevuto 2,3 milioni di dosi, a febbraio ne avremo, se le previsioni saranno rispettate e noi confidiamo in questo, ne riceveremo 4,2 e a marzo 8,2 milioni. In totale avremo nel primo trimestre 14,7 milioni di dosi – ha detto ancora Arcuri – quando ne avremmo dovute avere 28 milioni".

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