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Covid 19

A chi andranno le terze dosi di vaccino Covid in via prioritaria: il calendario

Dopo soggetti fragili, over 80 e operatori sanitari “bisogna aprire al personale scolastico una corsia preferenziale per ricevere la terza dose di vaccino Covid”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, dopo la richiesta avanzata dal ministro dell’istruzione, Bianchi, indicando il nuovo calendario delle dosi booster.
A cura di Ida Artiaco
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In Italia prosegue la somministrazione delle terze dosi di vaccino. Al momento sono 1.316.568 gli italiani che hanno ricevuto la dose di richiamo, pari al 44,05 % della popolazione potenzialmente oggetto di dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi. Dopo i soggetti fragili, gli over 80, gli ospiti delle Rsa e il personale sanitario, si procederà con gli insegnanti come categoria prioritaria. La conferma è arrivata dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che in una intervista al Corriere della Sera ha confermato che "bisogna aprire al personale scolastico una corsia preferenziale per ricevere la terza dose".

"È stato fatto per i sanitari e come loro docenti e operatori delle scuole lavorano in ambienti a rischio, a contatto con i giovani che sotto i 12 anni non sono immunizzati in quanto non è ancora disponibile il vaccino per la loro età", ha aggiunto ancora Sileri, spiegando che si dovrebbero includere i "dipendenti della scuola fra le categorie ad alta priorità sempre rispettando però i sei mesi che devono intercorrere tra la seconda e la terza dose. Non c'è evidenza scientifica che sia necessario anticipare. Teniamo conto che gran parte del personale ha completato il ciclo in estate (il 90% con AstraZeneca) quindi c'è ancora un po' di tempo. Una decisione non è stata presa, se ne sta discutendo".

Anche il ministro Patrizio Bianchi aveva insistito nei giorni scorsi affinché gli insegnanti venissero considerati categoria prioritaria per la terza dose di vaccino. "Credo sia necessario", ha detto a margine di un incontro ad Arezzo tra associazioni di studenti e docenti, sindacati, dirigenti scolastici, Regione Toscana e Ufficio scolastico territoriale. Alcune regioni, come il Lazio e la Campania, si sono dette già pronte ad avviare le inoculazioni, ma la valutazione è in corso e si attende la conferma da parte della struttura commissariale.

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