A che punto è l’indagine sulla strage di Brandizzo, la procuratrice: “Ci vuole tempo e siamo pochi”
Si sono svolte nella mattinata di ieri, 4 settembre, in procura a Ivrea le acquisizioni di alcune testimonianze nell'ambito dell'inchiesta sull'incidente ferroviario di Brandizzo che nella notte fra il 30 e il 31 agosto ha causato la morte di 5 operai.
Testimoni in procura a Ivrea
I magistrati hanno ascoltato alcuni lavoratori, non è stato specificato se si tratti di colleghi delle cinque vittime.
Convocata in veste di testimone anche l'addetta alla sala controllo delle Ferrovie a Chivasso in servizio nel momento dell'incidente. Nelle sue tre telefonate con il collega di Rfi (Antonio Massa, ora indagato) che si trovava a Brandizzo, si sente la donna ripetere che i lavori sui binari non dovevano cominciare perché era previsto il passaggio di un convoglio.
L'inchiesta sulla strage di Brandizzo procede a rilento
Ed è probabile che le indagini sulle cause e le responsabilità dello schianto del treno andranno per le lunghe. In particolare per la carenza di personale negli uffici giudiziari della stessa procura di Ivrea. A segnalare lo stato di "sofferenza" dei suoi uffici è stata oggi la stessa procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione. "Indagini come queste richiedono tempo. E da noi durano anche di più perché siamo in pochi", ha detto Viglione, citata dall’Ansa.
Alla Camera audizione ad Rfi e sindacati
Ed è in programma per oggi all Camera dei Deputati un incontro tra le Commissioni riunite Trasporti e Lavoro ei sindacati e Rfi sul tema delle condizioni di sicurezza dei lavoratori nel settore del trasporto ferroviario.
Alle 17 è in programma l'audizione dell'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (RFI), Gianpiero Strisciuglio; alle 17.45 sarà poi la volta dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e alle 18.30 di quelli di Usb, Orsa e Fast-Confsal.
L'avvocato del capo cantiere indagato: "È molto provato"
Oltre a Massa, è indagato Andrea Girardin Gibin 50enne di Borgo Vercelli caposquadra della Sigifer. "È molto provato. Ed è profondamente addolorato per la perdita dei suoi compagni di lavoro". Lo ha detto il suo avvocato Roberto Mussato.
"Al momento – sottolinea – non posso aggiungere altro". Girardin Gibin era sul luogo in qualità di capo cantiere della ditta Sigifer, incaricata di una serie di lavori di manutenzione. All'arrivo improvviso del treno è riuscito a scansare l'impatto mortale con un tuffo di lato.