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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

A Bologna un Flash Mob per Patrick Zaki: “Il governo italiano passi dalle parole ai fatti”

In occasione della prima udienza del processo a Patrick Zaki Bologna chiede nuovamente la sua scarcerazione. Martedì 14 settembre, in Piazza Maggiore, esponenti di Amnesty International e del Gruppo Universitario si sono dati appuntamento alle 20 per un Flash Mob in onore del giovane egiziano arrestato per crimini di opinione a febbraio 2020. I manifestanti hanno chiesto alle istituzioni azioni concrete per la liberazione di Patrick: “Si passi dalle parole ai fatti, chiediamo il conferimento della cittadinanza italiana”.
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Flash Mob per Patrick Zaki dopo la prima udienza, Bologna, Piazza Maggiore, 14 settembre 2021.
Flash Mob per Patrick Zaki dopo la prima udienza, Bologna, Piazza Maggiore, 14 settembre 2021.
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Martedì 14 settembre Amnesty International e il Gruppo Universitario di Bologna hanno organizzato un Flash Mob in Piazza Maggiore per sollecitare ancora una volta il governo italiano ad agire per la liberazione di Patrick Zaki, il trentenne egiziano detenuto ingiustamente in Egitto da febbraio 2020.

Patrick Zaki, che prima di venire arrestato all'aeroporto del Cairo frequentava il Master Gemma dell'Alma Mater Studiorum di Bologna, era tornato in Egitto per una breve visita ai genitori.  La prima udienza, iniziata dopo diciannove mesi di detenzione, è durata poco più di cinque minuti. "Questo deve darci la misura dello stato di salute o di malattia in cui versa l'Egitto", dichiara Rosy Davidde, segretario provinciale dei Giovani Democratici di Bologna.

Patrick è accusato del reato di "diffusione di notizie false dentro e fuori il paese" e rischia fino a cinque anni di carcere. Si tratta di un'accusa più leggera rispetto a quelle che parevano pesare sul giovane imputato, che rischiava un processo per "istigazione a commettere atti di violenza e terrorismo" e "appello al rovesciamento dello Stato", crimini per i quali in sono previsti fino a 25 anni di detenzione. Al centro delle accuse vi è la pubblicazione da parte di Zaki di uno scritto del 2019 in cui criticava il governo egiziano in particolare per il trattamento riservato ai copti, gruppo etno-religioso di cui lo stesso Patrick fa parte.

Al Flash Mob di martedì erano presenti esponenti di Amnesty International Emilia Romagna e del Gruppo Universitario di Bologna. C'era anche la coordinatrice del Master Gemma, Rita Monticelli. I manifestanti per la liberazione di Patrick non smettono di chiedere alle istituzioni italiane di prendere delle iniziative serie per consentire la scarcerazione di Zaki, in particolare il conferimento della cittadinanza italiana. Lo chiedono proprio nella giornata in cui il ministro del consiglio Mario Draghi si trova a Bologna per il G20 e l'inaugurazione dell'Aula Magna della Business School.

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