A Bologna ragazza di 22 anni denuncia: “Molestata in ospedale da un oss”, aperta un’inchiesta

Una ragazza di 22 anni nella mattina di venerdì 14 marzo ha denunciato di aver subito molestie da parte di un operatore socio sanitario nel reparto di Urologia dell'ospedale Maggiore di Bologna, dove si trovava ricoverata da lunedì per sottoporsi a un intervento.
A riportare la notizia è il quotidiano Il Resto del Carlino, sul caso sta indagando la Polizia ed è stata aperta un'inchiesta. La ragazza ha raccontato: "Ho premuto il pulsante per chiedere aiuto perché sentivo molto dolore e dopo circa mezz'ora è arrivato un operatore socio-sanitario. Era la prima volta che lo vedevo, credevo fosse un infermiere".
È in quel momento che l'uomo l'avrebbe molestata: "L’Oss ha praticato un massaggio, prima sull’addome poi è sceso sempre più giù. Gli ho detto che la zona dolorante era più in alto, ma lui ha preso la mia mano e l’ha appoggiata sulle sue parti intime. Ho aperto gli occhi e mi sono trovata davanti il suo viso, con le labbra che sfioravano le mie”.
A quel punto la ragazza dice di aver urlato e pianto, insultando l'uomo, che le avrebbe gridato contro e sarebbe andato via. La 22enne ha quindi sporto denuncia al posto di polizia in ospedale ed è stato attivato il codice rosso. L'uomo ha negato tutto ma ora il fascicolo è al vaglio della Procura.
L'Ausl di Bologna in una nota spiega che "una paziente ricoverata in Urologia ha denunciato alle forze dell’ordine il comportamento di un Oss per presunte molestie. Il personale assistenziale e medico ha fin da subito preso in carico la situazione per opportune verifiche".
"L’operatore coinvolto ha concordato con l’Azienda alcuni giorni di ferie. – aggiunge – Al contempo l’azienda si è immediatamente messa a disposizione dell’autorità giudiziaria e, in base anche a quanto emergerà dalle indagini, adotterà i provvedimenti del caso”.
"Sto malissimo. Ma denuncio tutto questo per evitare che possa capitare ad altre ragazze. Spero che sia fatta giustizia", ha spiegato ancora la 22enne, assistita dall'avvocato Pier Francesco Uselli. I fatti “sono gravissimi, soprattutto in una struttura ospedaliera dove la salute e il benessere dei pazienti dovrebbero essere prioritari", ha dichiarato il legale.