A 99 anni tre volte a settimana in palestra, il segreto di Ferdinando: “Una vita sana, e mia moglie”
È puntuale come un orologio svizzero. Tutti i lunedì, mercoledì e venerdì, verso le 10, chiama il portiere dello stabile dove vive e si fa accompagnare in palestra. Ferdinando Elia, ex dipendente di Poste Italiane di Reggio Calabria, ha da poco compiuto 99 anni, ma continua ad allenarsi con una costanza non comune.
"Ho sempre cercato di essere indipendente, per me e per gli altri, per evitare di impegnarli a sostenermi”. È così che Ferdinando Elia spiega il suo non mollare l’attività fisica. “Ho sempre fatto sport, in particolare durante il Corso Allievi Ufficiali, tanto tempo fa, verso la fine degli anni ’40. Ci facevano allenare duramente e da allora non ho più smesso”. E infatti, per tanto tempo, ha continuato a correre e fare lunghe camminate. Fino a quando, alla tenera età di 87 anni, ha deciso di iscriversi in palestra.
“Come detto, non volevo mollare – aggiunge – e così ho deciso di frequentare la sala vicino casa mia. Loro mi hanno accolto benissimo, mi trovo molto bene”. Così bene che gli amici della palestra hanno voluto festeggiarlo nel giorno del suo 99esimo compleanno.
“Hanno fatto tutto loro – confessa sorridendo -, non immaginavo. Ero nella sala vuota ad allenarmi quando mi hanno chiamato: erano tutti nella hall ad aspettare per festeggiarmi”.
In dodici anni, poche le sue assenze, come confermato dal titolare della palestra, Alì Anechoum. “È una persona stupenda – afferma con il sorriso -. È lucido, a dispetto dei 99 anni: con lui parliamo di tutto: calcio, politica, attualità… Non molla mai: lunedì, mercoledì e venerdì è sempre in palestra. Possiede una elasticità sorprendente per la sua età, 65-70%, quando persone più giovani non arrivano al 45%. E in sala fa tutto – aggiunge Alì -, dal tapis roulant agli attrezzi e si autogestisce perché è esperto, non crea nessun problema. Magari fossero tutti come lui… L’anno prossimo festeggeremo qui anche i suoi 100 anni”.
Durante il lockdown, con la palestra costretta ad abbassare le saracinesche, Ferdinando Elia ha deciso di trasformare la terrazza del palazzo dove vive nel suo “campo d’allenamento”.
“È uno spazio abbastanza ampio – spiega il 99enne -, circa cento metri. Così, ho deciso di alternare un po’ di corsa alle camminate, ripetendo l’attività dieci o venti volte”. In quel periodo, però, la vista di Ferdinando Elia ha iniziato a diminuire. Questo lo ha costretto a rinunciare ai suoi piccoli tour quotidiani per comprare il pane o il quotidiano in edicola. Adesso, infatti, per andare in palestra ha bisogno di essere accompagnato da uno dei figli o dal portiere dello stabile, ma non ha mai pensato di abbandonare.
Ma qual è il segreto di tale longevità fisica? “Una vita sana, semplice, vissuta tra lavoro e famiglia, in serenità. Il cibo? Nessuna dieta particolare – svela -. Ho sempre mangiato poco, ma di tutto. In realtà, se sono arrivato ancora attivo a questa età il merito è soprattutto di mia moglie”, aggiunge indicandola.
“Il segreto è l’amore… dal ’53, non so se mi spiego – interviene la moglie -. Lo sopporto da allora – afferma ironicamente -. Quando vedo che si abbatte, cerco di scuoterlo. E lui mi riempie di baci”.