A 88 anni incontra per la prima volta la sua famiglia, il commovente abbraccio con i parenti perduti
"Quando siamo arrivati qui", racconta Natali Lazzari, la giovane nipote che ha accompagnato il nonno di quasi novant'anni a Marostica, "mi sono emozionata tantissimo". L'italo-brasiliana ha voluto far tornare in Veneto il nonno José per celebrare il suo 89esimo compleanno. "Oggi, finalmente, posso dire di aver fatto ritornare mio nonno a casa sua, nonostante l'età è ancora molto lucido, si ricordava molte cose ma non da dove veniva e desiderava con tutto se stesso vedere questi paesi. Ho ringraziato Dio per questa possibilità che ci ha dato", ha confidato a Fanpage.it.
Abbracci, strette di mano, risate, scambio di nomi, selfie e brindisi, il nonno José ha potuto incontrare i suoi parenti veneti che in quasi un secolo di vita, non aveva mai avuto l'occasione d'incontrare. A rendere possibile l'impossibile è stata la volontà di ferro della nipote mescolata alla minuziosa ricerca e organizzazione di Catia Dal Molin, che da anni lavora nel campo del turismo genealogico e delle radici familiari. Lei ha organizzato la visita alla chiesa del paese, l'incontro con i parenti, l'incontro con il parroco, il sindaco di Marostica, un concerto commemorativo, un libricino storico sulla famiglia emigrata e la visita nei luoghi d'origine.
Catia Dal Molin ci spiega: "Il mio lavoro consiste nel far ritrovare famiglie e persone che avevano perso i contatti dopo tre, quattro o addirittura cinque generazioni. È emozionante". José sorride di continuo, vuole fare foto di tutti i volti che incontra. Vuole portarsi a casa, in Brasile, le foto di quei parenti lontani che sapeva di avere ma che non aveva mai visto. La nipote è entusiasta: "Dobbiamo chiedere ai nostri nonni che ci raccontino le storie che custodiscono dentro di loro. Molti mi dicono che i loro nonni non gli raccontano niente. E io gli rispondo sempre, e tu, hai chiesto loro di raccontartele?".